Tags: , , , | Scritto da alessandro nasini il 3/5/2012 12:47 PM | Comments (0)

Prendete dei broccoletti (a Roma li chiamiamo così, altrove sono cime di rapa), lavateli, sfilate i gambi dei fili in eccesso e lessateli. In una padella grande fate soffriggere olio, aglio e peperoncino fresco. Dovete usare i peperoni rossi lunghi che sono più dolci, non quelli piccoli secchi che sono troppo aggressivi. Ripassate in padella per qualche minuto i broccoletti lessati che avrete tagliato a pezzi (soprattutto i gambi) aggiustando di sale. Prendete qualche filetto di alici sotto sale, lavatelo bene e spinatelo. Se volete far prima o se non vi piace trovare il pezzetto di alice, usate della buona pasta d'acciughe.

Io ho usato degli "occhi di lupo" di Garofalo che sono una sorta di mezze maniche lisce e molto spesse, ma potete usare anche tortiglioni oppure elicoidali. L'importante è che la pasta sia corta, liscia o con rigatura leggera, in modo che quando farete mantecare in padella non si rompa troppo.

La pasta va scolata al dente (non troppo asciutta) e fatta mantecare in padella per due minuti. Nel piatto aggiungete un po' del peperoncino rosso affettato finissimo ed un filo d'olio d'oliva.

Tags: , , , | Scritto da alessandro nasini il 11/21/2010 1:00 PM | Comments (0)

Ci vuole veramente un attimo a prepararle. Le alici ormai si trovano quasi in ogni supermercato che abbia il banco del pesce, e se ci andate nel pomeriggio tardi quasi certamente le troverete già pulite.

Io le ho fatte così: in una pirofila ho messo un filo d'olio d'oliva di fondo, pane grattato, tre strati alternati di acciughe con un po' d'aglio tritato fino, appena un pizzico di sale e prezzemolo. Negli strati interni meglio non mettere olio, solo sulla copertura, dove il pane grattato va messo doppio o triplo.

Vi svelo un trucco: se anzichè usare il pane grattato del supermercato ve lo preparate in casacon gli avanzi di pane secco, grattatelo con i frullatore lascianodo un po' più grosso, quasi delle mini-molliche. Non andrà bene per impanare ma per piatti gratinati sarà perfetto.

Tags: , , , | Scritto da alessandro nasini il 8/11/2010 10:15 PM | Comments (0)

Una bella giornata al mare, una Fregene agostana senza calca, una mezza idea di fermarsi a cena in spiaggia stroncata da un imprevisto, di quelli senza conseguenze serie, ma che ti mandano in vacca il programma che ti eri fatto. La voglia di pesce che ti è rimasta, di quelle voglie che anziché andare dritti a casa prendendo l'Aurelia ti portano prima ad un rapido passaggio in pescheria.

Alle sette del pomeriggio non si può pretendere la luna, in pescheria, ma per fortuna cozze e alici si trovano quasi sempre. Alici? Buone le alici, fritte e mangiate, si, si, buonissime! "Glieli metto anche due calamari? Ce li ho bellissimi..." "Evvabbè, vada per i due calamari, male non ci stanno".

Pulire le alici, spinandole una per una non è divertente, ma la bontà ripaga della fatica e della pazienza. Con l'occasione abbiamo finalmente collaudato l'apposito vassoio per scolare il fritto comprato l'estate passata, quello di alluminio, leggermente conico con i buchi sotto ed il pentolino per raccogliere l'olio scolato. Non ho idea di come si chiami l'attrezzo, ma funziona alla grande: il fritto viene asciutto e rimane croccante, altro che carta assorbente.

Un pizzico di sale, una goccia di limone e del pane (io il pesce fritto non riesco mangiarlo senza pane, è più forte di me) e via. Con una birra ghiacciata, naturalmente. E naturalmente niente forchetta, che sennò le alici si offendono.

Tags: , , , , | Scritto da alessandro nasini il 6/26/2010 7:50 PM | Comments (0)

 

E' il 26 di giugno, piove come fosse novembre, avevo voglia di "mare" ma uscire a cena fuori con la pioggia non mi andava per nulla.

E allora? Beh, allora "spaghetto con qualcosa di mare" me lo son fatto a casa. Sono uscito a prendere le alici fresche al banco del pesce al supermercato. Ero certo di trovarle, come di regola alle sette di sera le alici si trovano pulite e spinate pronte per finire in padella dopo un rapido risciacquuo.

Io le ho fatte così: olio abbondante in una padella grande, due spicchi d'aglio interi ed un paio di minuti a fuoco basso così, per dare profumo. Poi ho spento il fuoco ed ho adagiato con affetto le alici in bell'ordine nella padella: uno strato unico. Mentre gli spaghetti finivano di cuocere al dente, ho acceso a fiamma viva la padella delle alici: occhio a non muoverle o girale, si romperebbero e invece devono rimane quanto più possibile intere. Bastano pochi minuti, come le alici cambiano colore da rosa/marrone a rosapallido/bianco spengete la fiamma, finiranno di cuocersi al calore della padella.

In un padellino a parte avevo fatto saltare in poco olio e qualche goccia d'aceto della mollica di pane fresco (frantumatela a mano, come se sgranaste del cous-cous) aggiustando di sale e peperoncino in polvere.

Quando lo spaghetto era cotto, l'ho fatto andare una ventina di secondi in padella con le alici, rimestando con delicatezza.

Abbiamo onorato il piatto con una bottiglia di Pecorino di Italo Pietrantonj gelata.