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A me la carne di maiale piace molto ma ne mangio raramente fuori casa, non fidandomi della provenienza estera. Magari poi un maiale tedesco o polacco è più sano del nostro ma, insomma, preferisco sapere che grugniva in italiano. Ieri ho fatto in forno un grosso pezzo di spalla, più di 2kg e settecento grammi, ricavandone un arrosto abbondante per dieci persone.
Ho preso il pezzettone intero e l'ho massaggiato con sale grosso e pepe nero appena macinato, messo nella teglia da forno appena unta d'olio d'oliva con due spicchi di aglio in camicia e dei rametti di rosmarino. ed ho infornato a 220 gradi. Ho lasciato la carne cuocere per mezz'ora e nel frattempo ho sbucciato le patate (quelle a buccia rossa, italiane pure loro) che ho poi aggiunte nella teglia di lato dopo averle condite con olio d'oliva abbondante, sale, pepe e rosmarino in foglia.
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La cottura dell'arrosto ha richiesto poco più di un'ora e mezza e la carne è venuta cotta giusta anche all'interno, rimanendo morbida e sugosa. Se usate un pezzo di carne più piccolo o più grande, occhio ai tempi di cottura, soprattutto delle patate. Se in pezzo fosse molto più grande dovrete toglierle dal forno ad un certo punto per non cuocerle troppo o farle bruciare.
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Che cucinare mi piace, credo sia evidente. Che cucinare per tante persone mi piace moltissimo ve lo dico io. Mi piace la sfida e mi piace da morire il rischio che venga tutto uno schifezza toppando la cena, cosa che però non mi è ancora mai successa (per fortuna).
Come è successo gioni fa, quando mi sono cimentato in una pasta al forno per venti persone. Il pratica vuol dire due kili di pasta, due litri e mezzo di besciamella, tre etti abbondanti di speck, tre provole piccole, parmigiano reggiano e burro in quantità industriale.
Per la cronaca, ne è avanzata la porzione della vergogna, adatta forse ad un bimbo con poca fame.
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Avevo visto in tv Jamie Oliver fare qualcosa del genere ed ho provato anche io. Dopo aver pelato le patate le ho fatte a spicchi e messe a bagno in acqua fredda, dopo mezz'ora le ho scolate e asciugate. Dopo averle emsse in una terrina ho aggiunto due cucchiai di semolino rimestando bene con le mani, quasi un massaggio.
La cottura in forno a 200 gradi in una teglia con olio d'oliva e aglio ha fatto il suo dovere: provateci, vengono veramente da leccarsi i baffi.
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Il ragù mi era venuto così così, gli mancava qualcosa di indefinito, forse il soffritto era poco o la cipolla debole. Ai bimbi non era piaciuta e ne era avanzata tanta, ma la regola è cercare di non buttare nulla di commestibile.
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Il giorno dopo ho tentato il jolly preparando una besciamella leggera ed ho vinto la partita. I bimbi hanno pulito il piatto con il pane,