Mi piace inventare in cucina, e mi piacciono le contaminazioni. Dopo aver preparato delle mini-quiche al salmone per la notte di Natale ho avuto una illuminazione: perchè non inventare una versione "alla romana" della quiche?
Beh, detto fatto. Ho preso della pasta brisée, ne ho ricavato dei dischi e li ho sagomati in uno stampo da muffin (di quelli anti-aderenti da 12 pezzi) e l'ho fatta precuocere in forno per 10 minuti a 160 gradi. Ho preparato una besciamella e l'ho fatta freddare. In padella ho fatto rosolare bene del guanciale stagionato (come se dovessi fare una gricia) ed ho scolato bene di tutto il grasso. Ho aggiunto alla besciamella un rosso d'uovo e poi la chiara montata a neve. Solo all'ultimo aggiunto il guanciale ed ho usato il composto per riempire le vaschette di pasta brisée. Ho poi messo in forno nuovamente per 15 minuti sino alla doratura della besciamella, che si è leggermente gonfiata.
Sono venute fantastiche, me lo dico da solo. Friabile la pasta, più soffice l'interno, perfetto il guanciale che è rimasto croccante. Ogni grish rommaine (così le ho chiamate) è da due morsi, perfette come accompagno per un aperitivo e buonissime anche fredde.
Era qualche giorno che non avevo tempo di cucinare. Quasi dieci giorni fatti di pranzi e cene più fuori che a casa, e quando a casa nulla più di uno spaghetto al pomodoro e del petto di pollo ai ferri.
Sabato ero a cena da amici e volendo contribuire all'accompagno di una bella scelta di vini con nome e cognome mi sono dedicato ad uno dei miei piatti preferiti: le polpette. Nell'impasto, due terzi di macinato di manzo, un terzo di macinato di maiale magro, mollica di pane ammollata con il latte, sale, pepe, una grattata di parmigiano, due uova intere per ogni kilo di macinato.
A me piacciono anche semplici semplici, fritte in burro e olio d'oliva e mangiate bollenti appena fatte. Il problema è proprio questo però, dopo pochi minuti dalla cottura si iniziano a seccare e perdono molto.
E allora, come ho fatto tante volte, preparo a parte una besciamella leggera (metà della farina che ci andrebbe secondo le regole) e poi la uso per tenerci "a mollo" le polpettine. Di solito per insaporire la besciamella uso dei funghi saltati in padella (champignon con qualche pezzetto di porcino secco ammollato) e poi frullati molto fini. Questa volta, sapendo i funghi non graditi ad uno degli amici presenti, ho aggiunto alla besciamella solo della buona paprika dolce. Non troppa da rendere piccanti le polpettine, abbastanza da dare appena un tono di rosa alla besciamella ed un "buon saporino" al tutto. Per darvi una misura, tre cucchiaini di paprika in 800 grammi di besciamella.
Era la prma volta che sperimentavo la variante, ma dal gradimento dei presenti direi che l'esperimento è riuscito.