Spigola o branzino, parliamo di quel pesce con la faccia un po' aggressiva ma buonissimo. Ormai le spigole d'allevamento, quelle sotto i 500 grammi si trovano facilmente intorno ai 6 euro al kilo. Certo, non è come una spigola da due kili pescata nei mari della Sardegna, ma è comunque un gran mangiare.
Non avendolo mai fatto prima ho voluto provare a cuocerle all'acqua pazza. Come al solito ho trovato sul web dieci ricette diverse e - salvo ispirarmi - ho fatto di testa mia.
Ho cominciato mettendo sul fuoco in una grossa teglia d'alluminio da forno due dita d'acqua fredda, un kilo di pomodorini freschi ben maturi, due cucchiai d'olio, due peperoncini interi e due spicchi d'aglio interi, due cucchiai di origano secco e solo un pizzico di sale. Ho portato a bollore e fatto andare finché l'acqua non ha cominciato a tingersi. A quel punto ho messo in tegame le spigole ben pulite (erano da circa 400 grammi) ed infornato scoperto a 220 gradi nel forno nel ripiano basso.
Dopo venti minuti ho tirato fuori la teglia, girato le spigole e rimesso in forno per un altro quarto d'ora. Sono venute veramente ottime, accompagnate con del pane sciapo appena bruscato. La prossima volta voglio provare a mettere ancora meno acqua, in modo da ottenere un brodetto un po' più concentrato.