Non amo seguire le ricette. Non mi è mai piaciuto e se proprio devo farlo, preferisco are un'occhiata e poi improvvisare. E' probabilmente la ragione per la quale mi sono sempre dedicato poco ai dolci: devi seguire le ricette, pesare gli ingredienti al grammo, rispettare i tempi al secondo, non puoi fare correzioni in corsa, insomma, un po' noioso.
Se però c'è un libro di ricette al quale ricorro è il Talismano della Felicità di Ada Boni. Lo aveva mia nonna, lo ha ancora mia mamma e ne ho uno anche io.
Ed è al Talismano che sono ricorso per controllare la ricetta del castagnaccio, uno dei dolci che preferisco. Forse perché non è esattamente un dolce. beh, non avevo mai notato che le ricette del castagnaccio sul Talismano sono due: la prima è quella tradizionale, la seconda è quella del Castagnaccio raffinato". Ho deciso di provare la seconda, che prevede l'uso del latte al posto dell'acqua.
Beh, mi sono regolato ad occhio ugualmente - anche perché la farina di castagne è traditrice, non puoi sapere come "prende" il liquido - ed è venuto veramente buono. Quella che vedete nella foto è la teglia con l'impasto prima della cottura. L'ho fatto per portarlo a cena da amici e dopo la cottura - eravamo in ritardo - ho dimenticato di farne una seconda foto.