Avevo voglia da qualche giorno di un piatto di mare, dopo un deludentissimo spaghetto allo scoglio mangiato in un ristorante promettente nel look ma con uno chef (parolone..) decisamente incapace. Mi sono aggirato per un po' al supermercato e stavo quasi per prendere cozze e vongole, tanto per andare sul sicuro, quando ho visto dei filetti di gallinella (quel pesce che tanto buono quanto con la faccia da scemo) già pronti per la padella.
Il prezzo era buono, sui 12 euro al kilo, ma la fregatura l'ho capita a casa: i filetti erano puliti e senza pelle, ma le lische (che nella gallinella abbondano e sono pure pericolose) erano tutte al loro posto. Anzi, a dirla tutta, nello sfilettare i pesci avevano reso la spinatura ancora più difficile. Mi sono armato di pazienza e di un paio di pinzette e mi sono messo al lavoro. Per pulire un kilo e 200 grammi di filetti ho impegato quasi un'ora, alla fine non me potevo più.
In una padella grande ho messo olio d'oliva, due spicchi d'aglio e 8 pomodori sanmarzano tagliati a filetti per lungo e privati della parte centrale, quella più bianca e legnosa.
I filetti li ho tagliati in tre pezzi, ricavandone dei quadrotti da circa 4 centimetri, e li ho messi in padella solo quando il pomodoro era cotto per metà. La carne della gallinella è abbastanza compatta ma fate attenzione a non muoverla troppo in cottura o si sfalderà.
Ho lessato al dente delle linguine e fatte poi andare nella padella a insaporire per un minuto, girando il tutto delicatamente. Solo all'ultimo ho aggiunto un pochino di prezzemolo ed una grattata di pepe bianco. Una cosa so per certo, prima di riprendere la gallinella devo comprare delle pinzette da pesce che funzionino meglio di quelle che avevo.