Dopo che mi sono intossicato per due volte con il tonno sott'olio (che adoro) mangiato fuori casa nei tramezzini ho deciso di fidarmi solo se sono io ad aprire la scatoletta.
Ora che fa un pochino più di caldo mi rifarò con delle belle insalate, a cominciare da questa: cappuccia, scarola, mais tonno e glassa di balsamico. Qualcuno inorridirà all'idea della glassa: in realtà, accettato il fatto che con l'aceto balsamico ha solo una lontana parentela, io la trovo gradevole e molto indicata con alcuni piatti (come questo) che richiedono un "dressing" che soddisfi anche l'occhio.
Un grande classico di qualche anno fa (come il vitello tonnato) non le facevo da tempo. Le farfalle non sono una pasta che amo, però così hanno un loro perché.
I gamberi sono quelli surgelati con il guscio (a pulirli ci vuole un po', ma sono meglio di quelli già sgusciati che tendono a disfarsi) appena scottati in acqua, il mais è quello in scatola sciacquato bene, la rughetta viene dal micro orto in giardino. Di rughetta ne ho messa poca, perché quest'anno è molto forte.
Qualcuno la prepara tiepida, io preferisco freddare bene le farfalle in acqua e giaccio e poi condire, aggungendo un filo d'olio e qualche coccia di pimento verde fatto in casa.