La pizza mi piace ma ultimamente raramente riesco a mangiarne una come vorrei. Non pretendo la meraviglia di quelle di Napoli, ma almeno che non sia una specie di colla crudo (o all'inverso un velo rinseccolito) che è quello di cui mi sono dovuto accontentare in giro per Roma.
L'altra sera ho provato a farla a casa, usando un impasto fatto con farina e pasta madre (la stessa che uso per fare il pane), mozzarella, pomodoro, olio d'oliva e - ovviamente - basilico fresco.
Il gusto era davvero molto buono, la digestione è andata liscia come l'olio (cosa che con molte pizze di pizzeria mi da invece ultimamente qualche problema) ma la cottura è migliorabile. Forse per colpa del forno a gas o della placca troppo sottile, sotto mi è venuta un pochino dura.
Ci sono poche cose in cucina che trovo gratificanti come preparare il pane. Da più di dieci anni ormai quasi tutto il pane che mangiamo a casa è fatto da noi con la macchina del pane.
Quando ho un po' di tempo (cosa che non capita spesso, purtroppo) mi da un gran piacere impastarlo a mano e cuocerlo nel forno a gas (un forno a legna è il mio sogno e prima o poi me ne costruirò uno).
Quest'ultima volta il pane è venuto particolarmente buono, merito della particolare "vitalità" della pasta madre che curo da anni e che in questi giorni (a dispetto del freddissimo fuori e del freschino in casa) sembra essere particolarmente attiva.
Leggo con piacere che in molti hanno cominciato a fare il pane in casa, perciò se qualche romano volesse un po' della mia pasta madre (devo saperlo con qualche giorno di anticipo per "rinfrescarla" in quantità adeguata) sarei bel felice di regalargliela ed avviarlo ai segreti della panificazione domestica.