Prendete dei pomodori san marzano o perini ben maturi e fateli a metà, disponendoli in una teglia da forno. Prendete delle patate novelle grandi, lavatele bene e non sbucciatele. Tagliatele per lungo (e di piatto) a fette di un centimetro e mezzo, disponetele nella stessa teglia.
Spolverizzate con pane grattugiato abbondante, salate e pepate. Se vi piace, spolverizzate con un pochino di origano secco. Bagnate con un filo d'olio d'oliva e infornate a 200 gradi. Le patate si gonfieranno e verranno ben croccanti, i pomodori rimarranno un pochino più umidi e l'insieme sarà un eccellente matrimonio di sapori e umori.
Avevo mangiato qualcosa di simile, buonissimo, a casa di amici qualche giorno fa ma non avevo chiesto la ricetta e allora sono andato a braccio. Dopo aver lessato le patate nella vaporiera lasciandole un po' al dente le ho tagliate a metà scavando per ogni metà circa un terzo della polpa.
Nel robot ho messo dell'emmental a cubetti, del parmigiano grattato, delle fettine di bacon (dopo averle liberate della parte cartilaginosa), un pizzico di sale, una grattata di pepe, un pezzettino di mozzarella avanzata dal giorno prima ed ovviamente la polpa scavata dalle patate. Dopo aver frullato tutto ed aver ottenuto un composto omogeneo ed abbastanza pastoso l'ho usato per riempire le mezze patate fino a poco più del bordo, senza esagerare perché non volevo colasse fuori durante la cottura finale.
Ho adagiato le patate in una pirofila e messo in forno a 220 gradi per una ventina di minuti. Sono venute molto buone ma la prossima volta posso osare mettendo un pochino di ripieno in più, visto che regge bene il passaggio in forno gonfiandosi leggermente ma senza debordare. Occhio alla temperatura quando le mangiate: all'interno rimangono veramente roventi anche dieci minuti dopo l'uscita dal forno.
Prendete dei petti di pollo ben puliti, tagliateli a filetti (io ho ricavato tre filetti da ogni parte), ungeteli appena con olio d'oliva ed avvolgeteli a spirale con due fettine di pancetta tesa. Disponeteli su una teglia da forno ben unta facendoli rotolare sull'olio, salate e pepate. se volete fare delle patate arrosto di contorno (io come vedete l'ho fatto) tagliate le patate a cubetti di non più di 2 centimetri di lato, salatele, pepatele e ungetele bene con olio d'oliva abbondante. Se disporrete le patate su un solo strato. Così nel forno a 220 gradi cuocerà tutto perfettamente e nel medesimo tempo, sia pollo che patate.
A me la carne di maiale piace molto ma ne mangio raramente fuori casa, non fidandomi della provenienza estera. Magari poi un maiale tedesco o polacco è più sano del nostro ma, insomma, preferisco sapere che grugniva in italiano. Ieri ho fatto in forno un grosso pezzo di spalla, più di 2kg e settecento grammi, ricavandone un arrosto abbondante per dieci persone.
Ho preso il pezzettone intero e l'ho massaggiato con sale grosso e pepe nero appena macinato, messo nella teglia da forno appena unta d'olio d'oliva con due spicchi di aglio in camicia e dei rametti di rosmarino. ed ho infornato a 220 gradi. Ho lasciato la carne cuocere per mezz'ora e nel frattempo ho sbucciato le patate (quelle a buccia rossa, italiane pure loro) che ho poi aggiunte nella teglia di lato dopo averle condite con olio d'oliva abbondante, sale, pepe e rosmarino in foglia.
La cottura dell'arrosto ha richiesto poco più di un'ora e mezza e la carne è venuta cotta giusta anche all'interno, rimanendo morbida e sugosa. Se usate un pezzo di carne più piccolo o più grande, occhio ai tempi di cottura, soprattutto delle patate. Se in pezzo fosse molto più grande dovrete toglierle dal forno ad un certo punto per non cuocerle troppo o farle bruciare.
Adoro il cavolo nero e da qualche anno a questa parte si trova finalmente anche a Roma con una certa facilità. trovarlo fresco ovviamente è un'altra storia, ma domenica mi è andata bene. Correndo un certo rischio (i bimbi non l'avevano mai mangiato ed a tavolo ho portato solo quello) ho preparato una bella zuppa. La ricetta è facile, ma la preparazione richiede una certa attenzione ai tempi.
Si comincia lavando bene il cavolo (occhio alle minuscole lumachine che si nascondono spesso tra le rughe delle foglie) ed asciugandolo bene. Prendete le patate, pelatele e tagliatele a dadini, ma non troppo piccoli. Fate e si fa rosolare le patate in olio abbondante e scalogno tritato, salate e pepate. Se non avete scalogno, potete usare una cipolla piccola ed uno spicchio d'aglio tritato molto fine. Prendete il cavolo e tagliatelo a strisce di un centimetro (qualcuno lo fa invece a pezzi, fate come preferite).
Mettete il cavolo tutto insieme nel tegame (deve avere i bordi alti, se avete una pentola di coccio... meglio) e date una bella girata a fiamma alta, salando e pepando. A questo punto, coprite con acqua molto calda sino a superare di tre, quattro centimetri e lasciate sobbollire coperto per almeno un'ora. Controllate di tanto in tanto ed aggiustate d'acqua se vedete che la zuppa si asciuga troppo, deve rimanere ben brodosa. Servite con del buon pane casereccio, meglio se del toscano sciapo, che avrete tostato, profumato con un nonnulla di aglio fresco ed un filino d'olio.