Avevo fatto dello spezzatino al sugo, a regola d'arte, con un bel battuto di sedano, cipolla e carota abbondante e la passata di pomodoro. Lo spezzatino lo abbiamo mangiato a cena ma era avanzato un o' di sugo. Ieri a pranzo ho allungato il sugo avanzato (non era molto) con un bel pezzo di burro. Una meraviglia, un sapore di quando ero piccolo e la "pasta macchiata" era un cavallo di battaglia di mia mamma.
Ci sono piatti che non mi vengono mai a noia. Alcuni di questi sono di quando ero piccolo e per una forma di rispetto persino io che in cucina adoro pasticciare e sperimentare, non mi azzardo a modificare.
La pasta al burro macchiata è uno di questi. Lo faceva mia mamma, lo faccio anche io nello stesso esatto modo. Unica variante è che questa volta ho usato dei bigoli all'uovo di Barilla perchè non avevo spaghetti. La pasta va scolata al dente e condita con burro abbondante. Nel piatto si aggiunge una generosa grattata di grana o parmigiano.
Il sugo arriva per ultimo, un sugo classico fatto con soffritto di cipolla, passata di pomodoro e maggiorana. Non dovete farlo apposta: deve tassativamente essere un piccolo avanzo, meglio se surgelato tempo addietro e scaldato (bollente) all'ultimo momento, o la pasta non avrà lo stesso sapore.
La tecnica di degustazione prevede che il sugo debba rimanere nel piatto separato dalla pasta. Si arrotola una forchettata piccola e poi la puccia nel sugo prima di metterla sotto i denti. Solo con l'ultima forchettata è consentito pulire con cura il piatto dagli ultimi rimasugli di sugo. Siete autorizzati ad usare un boccone di rosetta o ciriola per portare il piatto a specchio.
Ci sono piatti che adoro da quando ero piccolo ed il riso la burro "macchiato" è uno dei miei preferiti. Il riso va lessato in acqua e condito al burro abbondante e parmigiano. Il sugo deve essere - rigorosamente e tassativamente - un avanzo di sugo fatto con soffritto di cipolla, conservato nel congelatore per le emergenze.
La tradizione di casa mia vuole che il sugo venga messo nel piatto di lato, appena a toccare il riso. Un forchettata di riso, giusto una punta del sugo per ogni boccone. Credo siano almeno tre generazioni (forse quattro) che il rito si ripete.