Ho sempre amato poco il tacchino. Già l'animale non è una gran simpatia, ma anche da cotto ho sempre trovato la sua carne abbastanza insignificante. L'altro giorno al supermarket non ho trovato del pollo che mi convincesse ed ho preso del petto di tacchino a fette, per riprovarci.
Per coprirne il sapore ho sciolto in padella due cucchiai di senape in grani (di quella in barattolo) in un cucchiaio d'olio d'oliva e fatto scaldare bene, per poi cuocerci il tacchino fatto a pezzetti. Ho scoperto due cose:la prima, la senape quando si scalda nell'olio salta peggio del pop-corn (rimbalzando fino a mezzo metro dalla padella, non vi dico pulire...); la seconda, il tacchino fatto così non è poi così orrendo e come piatto semi-dietetico ogni tanto può andare.
Per il tacchino non ho una gran passione. Non mi dispiace il tacchino arrosto, quello all'americana, ma di rado ne ho mangiato che non fosse stoppaccioso come una stuoia.
Se poi c'è un modo in cui lo trovo orrendo e ai ferri. Però - per variare - ogni tanto mi sforzo. Questa volta l'ho accompagnato con dei fagioli fatti all'uccelletto, che invece erano squisiti: olio d'oliva, uno spicchio d'aglio schiacciato, qualche cucchiaio di passata di pomodoro e dei buoni borlotti in scatola (sarebbe meglio freschi o secchi ammollati, ma contentiamoci).