Io adoro la trippa, quella vera. Calda fumante, al pomodoro come si fa a Roma, ben condita, con pecorino e parmigiano abbondante. Fine dei sogni, a casa non piace a nessuno e quindi, niente trippa. Allora mi consolo con la trippatina, per la quale invece a casa impazziscono tutti.
La base è una frittata di uova con un poì di latte, fatta cuocere lentamente coperta in modo che le uova si gonfino. Quando la frittata è cotta si fa freddare per qualceh minuto e la si taglia strisce di un paio di centimetri. A parte si prepara un sugo di pomodoro (con soffritto di cipolla, un peperoncino intero e della maggiorana) e si fa cuocere a lungo a fuoco basso, finchè il sugo non si rapprende leggermente e l'olio tende a separarsi. Solo allora si calano le strisce di frittata e si girano delicatamente per far prendere bene il sugo.
Il tavola fumante, si da il tocco finale con una bella spolverata di parmigiano (evitate il pecorino, ho provato ma copre troppo il sapore delle uova).