Mi era avanzato del bollito della sera prima e non mi andava di rimangiarlo così. E allora, nonostante fossi appena tornato da una giornata campale, ho preso la decisione: polpette di bollito.
Ho tagliato al carne a pezzettoni e l'ho tritata con il robot da cucina. Senza esagerare però, non deve diventare una pappa. Ho aggiunto sale, pepe, un uovo, parmigiano grattato e della mollica di pane bagnata del latte e ben strizzata.
Ne ho ricavato un bel po' di polpettine di circa 3 centimetri e mezzo di diametro, le ho passate nell'uovo sbattuto e poi rotolate nel pangrattato. Non troppo, giusto un passaggio.
Ho poi fritto le polpettine in olio d'oliva ben caldo, facendole dorare bene. Le ho poi portate in tavola con delle fettine di avocado condite con un filo d'olio d'oliva, sale e qualche goccia di aceto balsamico.
Un buon salmone affumicato, patate lesse cotte al vapore con la buccia e condite con un filo d'olio, un nonnulla di sale dolce di cervia e qualche coccia d'aceto balsamico. Un piatto da re.
Prendete del petto di pollo, tagliatelo a pezzetti da un boccone e fatelo dorare in olio, rosmarino e aglio per qualche minuto. Prendete le olive nere snocciolate ed aggiungetele (qualcuna rompetela e schiacciatela leggermente) bagnando con un bicchiere di vino bianco. Aggiungete solo ora sale e pepe secondo i vostri gusti.
A questo punto potete continuare al cottura in due modi: a fiamma alta scoperto o fiamma bassa mettendo un coperchio. Io questa volta ho preferito il secondo modo, perché puntavo ad ottenere un sughetto abbondante.
Pochi minuti prima di ultimare la cottura, aggiungete due cucchiai di aceto balsamico e rimestate. I puristi storceranno il naso, ma il balsamico di supermercato va benissimo (qualche anno fa avrei messo aceto di vino).
Arriva la primavera - oggi a Roma è una giornata spettacolare di sole - e si avvicina il momento della prova costume. Belli saremo bellissimi tutti, ma alleggerirmi di un kiletto o due non mi dispiacerebbe.
Questo il mio pranzo di oggi: insalata di radicchio trevigiano e carote. Le carote sono "sfogliate" con il pelapatate. Olio (poco), sale (poco) ed un buon aceto balsamico ed è fatta. Si, lo confesso, l'ho accompagnata con una mezza fetta di pane di Lariano scuro.
Ieri sera il frigo non offriva grandi cose ed il pane - per una volta che lo avevamo comprato al supermercato anzichè farlo a casa - era duro come un pezzo di marmo: immangiabile.
L'impasto l'ha fatto Marina con 400 grammi di farina bianca, 50 grammi di farina integrale, acqua, sale, un cucchiaino di zucchero e mezza bustina di lievito. L'ha lavorato come si fa per il pane arabo, cuocendolo poi "a secco" su una padella come fosse una piadina, in mancanza dell'apposita pentola rovescia.
Abbiamo riempito la pita ancora tiepida con pomodori, lattuga (appena colta sul tetto) e tonno sott'olio. Più semplice di così è difficile immaginare un piatto estivo, ma vi assicuro che era buonissimo, specialmente il mio al quale avevo aggiunto appena un po' di aceto balsamico. Il mangiarlo seduti a tavola ma con le mani ha completato la bontà.