Qualche giorno fa, colto da un improvviso desiderio di pasta e ceci, avevo chiesto aiuto agli amici di Friendfeed senza ricevere (strano, perché di rado non c'è risposta ad appelli così importanti...) aiuto per la ricetta. A quel punto ho improvvisato. Ho scolato i ceci in scatola (di quelli buoni, biologici) e li ho saltati in olio, aglio (mezzo spicchio tritato, mezzo schiacciato che poi ho tolto), due peperoncini interi e del rosmarino. A parte ho scaldato dell'acqua e preparato del brodo vegetale con un buon dado in polvere. Si, lo so, avrei dovuto prepararlo con le verdure vere, ma non avevo le verdure e nemmeno il tempo, questa volta.
I tubetti rigati (bio pure quelli, non li avevo mai provati, ne ho messi 300 grammi per 4 persone) li ho cotti aggiungendo il brodo un pochino per volta, quasi a risottare all'inizioo e poi bagnando in abbondanza. Mentre cuocevo la pasta, una intuizione di quelle "o la va o la spacca": ho preso un cucchiaino raso di curry dolce (quelo ceh uso per il pollo) e l'ho aggiunto al tutto.
Beh, non avete idea della bontà del risultato: un profumo di curry appena accennato che ha dato alla pasta e ceci un verve eccezionale. Provateci e mi direte.
Se pensate alla pizza marinara siete sulla buona strada. Però qui caliamo l'asso, aggiungendo una manciata di capperi.
La preparazione è semplice ma deve essere eseguita al cronometro. Si comincia scaldando una padella antiaderente, sul cui fondo va sparso un cucchiaino da the di zucchero di canna e due pizzichi di sale fino. Questa dose va bene per una padella da 30cm, se cresce la padella aumentate le dosi di zucchero e sale in proporzione.
Tagliate dei pomodorini a metà (quelli tondi sono perfetti) ed adagiateli nella padella solo quando sarà ben calda. Non toccate i pomodorini fino a quando il calore non li avrà fatti appassire e vedrete lo zucchero caramellare sui bordi. A quel punto spengere, schiacciate un po' i pomodorini con un mestolo (non girateli!) ed aggiunegre aglio fresco a pezzetti, una manciata di capperi sotto sale (sciacquati bene), dell'origano (possibilmente fresco) e dell'olio di oliva. Lasciate riposare così per una decina di minuti.
Lessate degli spaghetti (se avete degli spaghettoni o vermicelli è ancora meglio) e scolateli molto al dente. Rovesciateli nella padella (dove avrete riacceso il fornello) e mantecate rivoltando la pasta con delicatezza per non smontare i pomodorini. Se vi sembra si asciughi troppo, aggiungete un cucchiaio o due di acqua di cottura della pasta.
Olio, aglio e carciofi (meglio se romaneschi) tagliati a spicchi sottili. Cosa c'è di meglio per festeggiare la primavera?
Preparare il sugo è facile: aglio soffritto in olio d'oliva, le zucchine (meglio se quelle romane) tagliate sottili con la mandolina. Origano o maggiorana (o entrambi) per profumare. Il pomodorini secchi vanno ammollati in acqua calda e poi tagliati a striscioline, aggiungendoli a metà cottura. Se vi piace, un po' di peperoncino non guasta.
Il vero lavoro è convincere gli gnocchetti a cuocersi: dopo quasi venti minuti erano ancora dei sassi.
Avevo visto in tv Jamie Oliver fare qualcosa del genere ed ho provato anche io. Dopo aver pelato le patate le ho fatte a spicchi e messe a bagno in acqua fredda, dopo mezz'ora le ho scolate e asciugate. Dopo averle emsse in una terrina ho aggiunto due cucchiai di semolino rimestando bene con le mani, quasi un massaggio.
La cottura in forno a 200 gradi in una teglia con olio d'oliva e aglio ha fatto il suo dovere: provateci, vengono veramente da leccarsi i baffi.