Un paio di giorni fa, vedo su Facebook che Raffaele ha pubblicato la ricetta della sua pasta ceci e guanciale. Vedo solo la foto, non vado nemmeno al suo blog per la ricetta, l'ispirazione mi basta: devo provare. Guarda il caso, ho appena ricomprato un bel guanciale stagionato ma ho ancora un pezzetto del precedente, un po' grassino per usarlo per una carbonara ma perfetto per una pasta meno asciutta.
Ho preparato un trito sottile di aglio e cipolla di tropea (le cipolle sono quelle mignon, meno di tre centimetri di diametro, frutto della mia semina in balcone), fatto soffriggere in un filo d'olio per un paio di minuti e poi ho aggiunto il guanciale ed un pezzetto di peperoncino calabrese fresco.
Ho fatto stufare per un paio di minuti sfumando con un goccio di vino bianco. Solo allora ho aggiunto i ceci scolati (di quelli in scatola) e fatto insaporire per altri 3 minuti. A quel punto ho preso una manciata di ceci (senza guanciale) e dopo averli frullati li ho rimessi in pentola.
A quel punto ho calato la pasta, dei tubetti di Gragnano, e coperto con acqua bollente per due dita, salato leggermente e aggiunto due rametti di rosmarino ed un cucchiaino di curcuma in polvere. Ho girato un po' all'inizio e poi lasciato sobbollire sino a cottura della pasta, lasciata volutamente un pelino al dente. Ho fatto riposare un paio di minuti, aggiunto un filo d'olio a crudo e portato in tavola. Figli impazziti, ho dovuto fermarli alla seconda scodella piena.
Dopo averla gradita ad un evento dove sono stato ho voluto rifarla a casa. Ho comprato dei buoni ceci secchi, li ho controllati bene (non si sa mai) e tenuti a bagno in acqua fredda per 24 ore, cambiando l'acqua due volte.
Ho preparato un soffritto con olio d'oliva, cipolla bionda, sedano e scalogno ed ho messo i ceci ad insaporire per qualche minuto. A quel punto ho ricoperto con brodo di verdura (di dado) ben abbondante, tre centimetri sopra il livello dei ceci e fatto cuocere a fuoco medio per un'ora abbondante.
Mentre i ceci cuocevano ho lessato delle castagne un po' al dente, le ho sbucciate, spellate ed aggiunte ai ceci quasi all'ultimo.
Quando i ceci erano ben cotti, ho preso quattro mestoli della zuppa e l'ho frullata con il frullatore a bicchiere sino a ricavarne una vellutata molto liscia. L'ho aggiunta nuovamente al resto della zuppa e fatto cuocere per altri dieci minuti, aggiustando di sale e mescolando.
Un filo d'olio ed appena un pizzico di pepe (ma proprio un pizzico) li ho aggiunti direttamente nelle ciotole.
Qualche giorno fa, colto da un improvviso desiderio di pasta e ceci, avevo chiesto aiuto agli amici di Friendfeed senza ricevere (strano, perché di rado non c'è risposta ad appelli così importanti...) aiuto per la ricetta. A quel punto ho improvvisato. Ho scolato i ceci in scatola (di quelli buoni, biologici) e li ho saltati in olio, aglio (mezzo spicchio tritato, mezzo schiacciato che poi ho tolto), due peperoncini interi e del rosmarino. A parte ho scaldato dell'acqua e preparato del brodo vegetale con un buon dado in polvere. Si, lo so, avrei dovuto prepararlo con le verdure vere, ma non avevo le verdure e nemmeno il tempo, questa volta.
I tubetti rigati (bio pure quelli, non li avevo mai provati, ne ho messi 300 grammi per 4 persone) li ho cotti aggiungendo il brodo un pochino per volta, quasi a risottare all'inizioo e poi bagnando in abbondanza. Mentre cuocevo la pasta, una intuizione di quelle "o la va o la spacca": ho preso un cucchiaino raso di curry dolce (quelo ceh uso per il pollo) e l'ho aggiunto al tutto.
Beh, non avete idea della bontà del risultato: un profumo di curry appena accennato che ha dato alla pasta e ceci un verve eccezionale. Provateci e mi direte.
Adoro il cous cous e lo faccio spesso, sia caldo che freddo ed in molte varianti. Questa è semplicissima ma richiede un po' di tempo perchè le verdure (ed i ceci) vanno cotti separatamente.
Le melanzane son quelle tonde e sono saltate in olio, aglio e origano dopo averle tagliate (ci vuole molta pazienza) a cubetti di un centimetro. Questa volta le melanzane erano un po' acquose e si sono impappate un pochino, dovrebbero venire più croccanti.
Peperoni e zucchine (a cubetti pure loro) in olio e aglio ma stufati e non saltati.
I ceci son quelli in barattolo già lessati, li ho sciacquati bene e saltati in olio aggiungendo del peperoncino e poco sale.
A me piace mettere nel piatto tutto separato, e alternare i bocconi, ma se preferite mischiare tutto...
Sere fa avevamo voglia di "mare" (e voglia di vacanze) e poca voglia di uscire; si stava talmente bene a casa con la brezza fresca che l'idea di chiuder casa, mettersi le scarpe, prendere la macchina... proprio non c'era.
Nel congelatore, sul lato ittico, poche alternative: o trote (regalo di un amico pescatore) o gamberi. Le trote non si faceva in tempo a scongelarle, abbiamo optato per una padellata di gamberi con riso pilaf. Al momento di dare il via, mi so detto: "ma davvero ho voglia di riso pilaf?" La risposta è stata "no". Ve la faccio breve, che state tutti preparando i bagagli per partire, ecco cosa ho fatto.
I Gamberi li ho ho messi a lessare al vapore (in terrazzo) con la vaporiera. le salse di accompagno che ho preparato sono queste:
Salsa di friggitelli. Ho preso sei friggitelli (i peperoni verdi napoletani), li ho lavati, tolto il gambetto, tolti i semi, messi nel frullatore con olio, sale ed una punta d'aceto.
Salsa di ceci. Ceci bolliti in scatola, ho tolto la pelle (basta strusciarli con le mani), messi nel fullatore con olio, sale ed un goccio d'acqua (serve, sennò viene una purea troppo densa).
Salsa di pomodoro. Pomodori rossi maturi (io avevo dei Sammarzano), tolti i semi, tolta la parte acquosa, frullati con olio e sale.
Salsa guacamole. Mezzo avocado un po' triste che avevo in frigo, olio, sale ed un pochino di erba cipollina fresca (che coltivo in vaso senza riuscire mai ad usarla). Tutto nel frullatore finchè spariscono i grumi.
Il gamberi li abbiamo mangiati con le mani, come ho fatto in Messico in una bellissima vacanza di qualche anno fa, pucciando il gambero sgusciato nelle varie salse. E accompagnando la cena con birra ghiacciata.