Il tempo fa schifo, piove che sembra non debba più smettere, una vera giornata d'autunno di quelle che odio. Mi aggiro ancora in vestaglia per casa, incerto se vestirmi e uscire comunque o rimandare ancora un po'.
Improvvisamente mi ricordo della farina di castagne comprata due settimane fa.
Una terrina, latte tiepido quanto basta per ricavare una pastella molto lenta (tipo crepes) e null'altro, niente uova. Ricavo una dopo l'altra le frittatine con il padellino da 12, le spalmo con la fantastica gelatina di prugnoli (quelle susine rosse o gialle semi-selvatiche di cui ho quattro alberi in giardino) e le piego in due. Una spolverata di zucchero a velo (che io non amo ma che ai bimbi piace un sacco) e sono pronte.
Belle calde, dolci e profumate in attesa che spiova. Prima o poi.