A casa l'abbiamo sempre chiamata così ed è un piatto che riscuote con i bimbi sempre un gran successo. Farla è semplicissimo: si fa sciogliere in una padella bassa una noce di burro con due cucchiai di olio d'oliva e quando il burro è fuso si toglie la padella dal fuoco.
La padella si riempie di carne macinata, arrivando sino ai bordi e pressandola bene. L'ideale è uno spessore di un paio di centimetri, non di più. Si sala leggermente e si rimette sul fuoco a fiamma moderata. Quando la carne sarà a metà cottura si copre la carne con mozzarella, provola o emmental e si fa finire di cuocere.
La versione originale di mia mamma prevedeva niente burro e aggiunta di pomodoro, ma io preferisco la mia variante in bianco. Ovviamente, la porzione nel piatto deve essere uno spicchio, come per la pizza. Provate e mi saprete dire...
Queste, per i miei figli, sono le polpette del cow-boy. Le ho chiamate così la prima volta che le ho fatte, per convincerli (o per provare a convincerli) che la carne è buona anche così come è, senza gran condimenti.
La morte loro sarebbe la cottura alla griglia, ma d'inverno rischiare una bronchite presidiando il barbecue non è una buona idea. Cosa ha di diverso una polpetta del cow-boy rispetto ad un hamburger? Parecchio: il macinato è più "grosso" (l'ideale sarebbe farlo al coltello, se avete tempo... fatelo) e la polpetta è modellata a mano aggiungendo un pizzico di sale, un pizzico di rosmarino e (se gradite) un pochino di erba cipollina tritata finissima già nell'impasto.