Li ho avevo presi la scorsa settimana a EATALY per curiosità, attirato dalla stranissima forma: i "fagioli del Papa" sembrano degli enormi borlotti piatti. Il nuovo Pontefice non era ancora stato eletto.
Li ho mangiati semplici semplici: dopo una notte in ammollo li ho lessati, un filo d'olio a crudo, un pizzico di sale, del sedano fresco ed un po' di tonno sottolio.
Un pasto quasi francescano, se non fosse per il fatto che i fagioli del Papa costano uno sproposito: 16,90 Euro al kilo.
Prendete del prosciutto di maiale o dell'arista tagliata abbastanza fine, riempite con carota (ben pulita e tagliata a bastoncini) e del sedano a listarelle (che avrete sfilato con cura).
Rosolate gli involtini in burro e olio (più olio che burro), salate e pepate secondo il vostro gusto e fate cuocere a fuoco basso, bagnando con un goccio di vino bianco solo all'ultimo, dopo aver rialzato la fiamma.
Per il purè, non mi azzardo a dirvi la ricetta: se ve la sentire di affrontare la materia prima, le patate, lessarle, schiacciarle e passarle... siete dei fortunati ed avete tutta la mia invidia. Io, molto modestamente, ho usato del buon purè il fiocchi, usando latte (niente acqua anche se sulla confezione dicono di usarla), burro e parmigiano abbondanti.