Prima o poi un forno tandoori me lo costruirò, nel frattempo devo arrangiarmi. Questa volta ho fatto un esperimento con il wok. Ho cominciato la sera prima mettendo a marinare delle sopracosce di pollo. La marinatura l'ho preparata con yogurt, tandoori masala (ne ho trovata una piuttosto buona), aglio tagliato a fettine molto sottili, sale, coriandolo secco in foglie (quello fresco che ho in terrazzo era troppo bagnato per la pioggia) ed un cucchiaio d'olio. Ho adagiato i pezzi di pollo, con tutta la pelle, nella terrina della marinata, li ho ben massaggiati, coperti con la pellicola e messi in frigo.
La sera dopo, ho preso il wok di ferro comprato questa estate e l'ho messo sul fuoco untrarapido, facendolo scaldare bene senza ungerlo. Ho poi disposto i pezzi di pollo con la pelle contro le pareti, giro giro, senza far toccare al pollo il fondo del wok.
Va fatto cuocere bene da un lato, senza toccarlo, coprendo il wok con un coperchio. Poi si passa l'altro lato, bagnando ora la parte della pelle (già cotto) con il sughetto che scolerà dalle pareti verso il fondo del wok. Io l'ho portato in tavola con del riso basmati a parte, fatto cuocere solo con acqua, una cipolla tagliata in quattro ed un pizzico di zenzero macinato.
Prendete dei gamberi surgelati, possibilmente un po' grandini, fateli scongelare per un paio d'ore in frigo ed asciugate l'acqua che avranno rilasciato. A questo punto preparate una marinatura con aglio fresco tritato, tandoori masala in polvere, coriandolo fresco tritato (se non lo trovate fate un misto di prezzemolo e foglie di sedano), un pizzico di sale ed un filo d'olio. Mettette i gamberi nella marinata, girateli per bene finché non prendono il colore in modo omogeneo e rimettete in frigo coperto per un paio d'ore.
Scaldate più che potete una griglia antiaderente e cuocete i gamberi 3 minuti per lato. Servite con riso basmati e mangiate con le mani (perchè i gamberi non sono sgusciati).
Le uova sono semplici uova strapazzate, che a casa adoriamo. I fagiolini sono lessati al dente (io li cuocio nella vaporiera) e poi ripassati in padella con un cucchiaio d'oliva d'oliva ed un cucchiaino raso di tandoori masala, quella che si usa per fare il pollo.
L'unica accortezza che dovete avere è quella di lasciare olio e masala nella padella spenta per qualche minuto (per farla rinvenire nell'olio) e poi far scaldare l'olio senza esagerare prima di mettere i fagiolini o la masala si tosterà troppo.
Se non si era capito, a me il pollo tandoori piace parecchio. Il ristorante indiano di cui mi fido è dall'altra parte di Roma (e costa una mezza fortuna), perciò sperimento a casa delle varianti.
Nella ricetta che ho già pubblicato avevo preparato un "finto tandoori" grigliando il pollo, questa è la variante "stufata". Anzichè spalmare la salsa sui lati e metterli sulla griglia a fuoco vivo, questa preparazione prevede che i filetti di pollo vengano fatti marinare per un'ora in una terrina, avendo cura di massaggiare bene i filetti con la salsa ed un paio di cucchiai d'olio d'oliva ogni quarto d'ora. Vi consiglio di farlo con i guanti, se non volete che l'odore di curry vi rimanga tatuato sulle mani.
Dopo la marinatura, il pollo va messo un tegame pesante e lasciato cuocere coperto a fuoco lento. Non spaventatevi se in cottura il pollo produrrà della schiuma dall'aspetto poco appetitoso: all'ultimo si riassorbirà.
Il pollo mi piace e a casa ne mangiamo spesso. La qualità del pollo ho imparato a riconoscerla dall'odore, quando è ancora crudo. Da una rapida annusata so dirvi (quasi con certezza) cosa ha mangiato il malcapitato da giovane e che sapore e consistenza avrà da cotto.
Per quasta ragione compro quasi semre il pollo (specialmente i petti di pollo) dallo stesso fornitore, che non è però vicino a casa. L'altra sera ho comprato dei petti di pollo d"emergenza al supermercato vicino casa, già sapendo non sarebbero stati granchè.
Per questa ragione ho deciso di cuocerli facendo il "finto tandori". Quello vero, secondo la ricetta indiana originale, è un piatto prelibato che richiede però una cottura particolare nell'apposito forno in terracotta, che io non ho. La mia variante è molto semplice e richiede solo quattro ingredienti: petti di polllo, olio d'oliva, sale e la salsa tandoori. Io ne ho trovata una molto buona all'Auchan, al reparto esotico, ma potete trovarla già pronta in qualsiasi negozio un po' fornito di alimenti esotici. A meno che non abbiate un palato abituato, prendete sempre la versione "medium" perché quella "hot" è veramente forte.
La preparazione è semplice. Adagiate i petti di pollo su un tagliere uno accanto all'altro (io preferisco tagliarli per lungo a ricavare dei filetti, ma fate secondo il vostro gusto) e spalmate i due lati con una generosa quantità di salsa tandoori. Nella padella ben calda mettete solo un filo d'olio (se siete certi della bontà dell'anti-aderente potete anche evitarlo) e fare cuocere il pollo prima su un lato e poi sull'altro. Salate solo alla fine ed all'ultimo fate "saltare" i petti di pollo per un paio di minuti con un altro filo d'olio.
Accompagnateli con quel che preferite: riso bianco o pilaf, pomodori, insalata, avogado (lega particolarmetne bene). Birra o vino bianco si spiosano altrettanto bene, secondo i vostri gusti.