La pasta all'amatriciana è un piatto che amo alla follia, forse quello che sceglierei se dovessi sceglierne uno solo per sempre.
Per cominciare bene il 2021 ho deciso di farla seguendo la ricetta di Aldo Fabrizi, ovvero mettendo del peperoncino (cosa che di regola non faccio) per aggiungere quella "malandrineria" - come diceva Fabrizi - che se mai servisse da al piatto una sferzata pazzesca.
Questa volta ho usato degli spaghettoni, cotti bene al dente ovviamente, complice un guanciale eccezionale sono venuti davvero buoni.
Mi piace scompagnare piatti regionali con vini di altre regioni. E questa volta, con dei rigatoni all'amatriciana preparati con tutti i crismi (a partire dal guanciale di quello buono) ho bevuto del Lagrein. E ci stava veramente bene.
Ne ho mangiati due piatti, lo confesso, ma fuori c'era tanta neve ed in casa (nonostante il caminetto a palla) faceva freschino.
Si, buone le paste fredde, le insalate di riso, le insalatine. Però ogni tanto, un piatto di pasta caldo e succulento ci vuole, anche approfittando dell'improvviso ritorno del fresco (23°, in casa, alle otto di sera) magari in versione "estiva".
La amatriciana secondo me è perfetta: un cucchiaio d'olio al posto dello strutto, pomodori freschi anzichè quelli in scatola, un peperoncino appena colto al posto di quello essiccato. Il punto fermo rimane del buon guanciale: estate o inverno che sia.
Ebbene si, rispetto le tradizioni ma in cucina, dove credo sia tutto lecito, adoto le contaminazioni e le "fusioni".
La Amatriciana secondo il disciplinare non vuole olio o cipolla, ma in quella "finta" - a condizione di dichiararlo esplicitamente - ci si mette quello che si vuole, così come ho fatto io.
Le penne lisce invece sono veramente un sacrilegio con questo piatto, che avrebbe richiesto bucatini o rigatoni, che però - all'ultimo minuto - mi sono accorto di non avere.
I puristi avranno un sussulto, ad Amatrice non mi faranno più entrare, ma a me la amatriciana bastarda piace. La preparazione è semplice: mettete la cipolla (che nella amatriciana non va), usate la pancetta (nella amatriciana va il guanciale) ed otterrete un piatto che con la ricetta originale ha zero a che vedere ma che è buona da morire lo stesso.
Se poi avete trovato gli spaghetti Barilla in offerta a 69 centesimi e li avete comprati (cosa che non faccio da anni, preferisco la pasta Garofalo anche se costa il doppio o poco meno) e gli spaghetti lievitano di volume in un modo esagerato ne avrete per la sera e per la sera dopo da saltare in padella. Adoro tutta la pasta ripassata, ma lo spaghetto croccantino è tra i miei preferiti.