Prendete del prosciutto di maiale o dell'arista tagliata abbastanza fine, riempite con carota (ben pulita e tagliata a bastoncini) e del sedano a listarelle (che avrete sfilato con cura).
Rosolate gli involtini in burro e olio (più olio che burro), salate e pepate secondo il vostro gusto e fate cuocere a fuoco basso, bagnando con un goccio di vino bianco solo all'ultimo, dopo aver rialzato la fiamma.
Per il purè, non mi azzardo a dirvi la ricetta: se ve la sentire di affrontare la materia prima, le patate, lessarle, schiacciarle e passarle... siete dei fortunati ed avete tutta la mia invidia. Io, molto modestamente, ho usato del buon purè il fiocchi, usando latte (niente acqua anche se sulla confezione dicono di usarla), burro e parmigiano abbondanti.
Era nato come pranzo un po' di fretta, sul quale non avrei scommesso molto. E invece è venuto un piatto leggero e gustosissimo: straccetti di manzo (fatti in padella solo con un filo d'olio d'oliva e cotti pochissimo) e carote passate con il pelapatate, sottili sottili e condite con olio, sale e aceto balsamico.
Arriva la primavera - oggi a Roma è una giornata spettacolare di sole - e si avvicina il momento della prova costume. Belli saremo bellissimi tutti, ma alleggerirmi di un kiletto o due non mi dispiacerebbe.
Questo il mio pranzo di oggi: insalata di radicchio trevigiano e carote. Le carote sono "sfogliate" con il pelapatate. Olio (poco), sale (poco) ed un buon aceto balsamico ed è fatta. Si, lo confesso, l'ho accompagnata con una mezza fetta di pane di Lariano scuro.
La zucca me la ero dimenticata nel cassetto delle verdure in frigo, le carote erano un avanzo di un virtuoso pranzo post natalizio (volevo stare leggero): ho pensato che arancione + arancione potesse fare un buon risultato.
E in effetti, così è stato. Peccato solo che per il soffritto non avessi lo scalogno ed ho dovuto ripiegare su della cipolla di Tropea. Il risotto l'ho preparato con la ricetta classica, in tegame scoperto aggiungendo del brodo (granulare vegetale) poco a poco. Ho salato solo per metà ma ho mantecato con un pochino di burro leggermente salato (mi sono accorto all'ultimo che quello normale non lo avevo). La zucca si era strutta completamente, le carote invece (nonostante le avessi tritate grosse) sono rimaste più intere e l'effetto è stato gradevole. La grattata di Parmigiano l'ho messa direttamente nei piatti, grattugiando a mano per avere la scaglietta lunga.
La cena di Natale in famiglia quest'anno è stata a casa mia e non avevo voglia di antipasto freddo; con tutta la simpatia per la salsa rosa, il cocktail di scampi è un piatto che mi mette una tristezza infinita. Ho optato per fare una variante in cocotte di un piatto che, sopratuttto d'estate, faccio abbastanza spesso ed è impossibilie sbagliare.
Ho saltato in olio e aglio (usando il wok) delle zucchine, delle carote e epeperoni rossi tagliati a listarelle e dei finocchi tagliati a anche quelli a spicchi sottili. Le verdure non vanno cotte molto, devono rimanere ben croccanti. A parte ho scottato appena dei gamberi surgelati, li ho sgusciati e quando le verdure erano pronte ho spento il fuoco e disposto i gamberi sulle verdure e tappato il wok con in suo coperchio. Con il calore delle verdure si sono finiti di cuocere.
Nelle cocotte ho messo un goccio d'olio d'oliva, uno strato di verdure, poi quattro gamberi e poi uno strato finale di verdure (nella foto vedete il gambero, ma solo per esigenze di scena). Ho messo sulle verdure una punta di paprika dolce sulla quale ho colato un cucchiaio del liquido rimasto dalla cottura delle verdure.
Senza coprire, ho messo le cocotte in forno a 220 gradi per dieci minuti e servito in tavola ben calde. Occhio che le cocotte escono roventi.