Prendete delle ciopolle bianche o dei porri e affettatele fini, prendere la metà in peso di cipolle rosse e fate lo stesso. Soffriggetele qualche minuto in olio d'oliva, aggiungete della maggiorana (fresca è meglio, ma secca va bene lo stesso) e bagnate con un coccio di vino bianco. A parte sbattete le uova, aggiungete sale, pepe ed un paio di cucchiai di latte freddo.
allargare le cipolle soffritte nella padella e ricoprite con le uova sbattute, mescolando con le cipolle prima che le uova inizino a rapprendersi. Cuocete bene con il coperchio senza far asciugare troppo. Io le ho servite con insalata di lattuga cappuccia e avocado.
Adoro le uova e potrei mangiarne a decine, crude all'ostrica o cotte in qualsiasi modo sono buone comunque, ma una frittata di zucchine e cipolle è poesia pura.
Si comincia affettando sottile (ma non troppo) la cipolla di Tropea e facendola imbiondire in olio d'oliva. Solo quando la cipolla è imbiondta si aggiungono le zucchine, rigorosamente zucchine romane, tagliate a rondelle con la maggiolina. Sale pepe quanto basta solo a fine cottura. A parte si sbattono le uova, senza esagerare sennò fanno la schiuma, aggiungendo un cucchiao di latte freddo ogni tre uova intere, un pizzico di sale e pepe.
Per la cottura io faccio così: metto una noce di burro in una padella antiaderente perfettamente piatta e quando il burro è fuso metto un terzo delle uova sbattute, in modo che tutta la padella sia coperta con uno spessore di un paio di millimetri. Faccio cuocere bene, poi verso zucchine e cipolle disponendole con cura (ogni boccone deve avere zucchine e cipolle). Verso a coprire il resto delle uova sbattute, faccio cuocere a fuoco moderato per un paio di minuti e poi, appena l'uovo comincia a rapprendersi anceh in superfice copro con un coperchio e spengo il fuoco. Il questo modo, con il calore della padella, le uova continueranno a cuocere senza bruciarsi. Un minuto prima di andare in tavola, riaccendo il fuoco per riportare a temperatura.
Ebbene si, rispetto le tradizioni ma in cucina, dove credo sia tutto lecito, adoto le contaminazioni e le "fusioni".
La Amatriciana secondo il disciplinare non vuole olio o cipolla, ma in quella "finta" - a condizione di dichiararlo esplicitamente - ci si mette quello che si vuole, così come ho fatto io.
Le penne lisce invece sono veramente un sacrilegio con questo piatto, che avrebbe richiesto bucatini o rigatoni, che però - all'ultimo minuto - mi sono accorto di non avere.
Su Friendfeed è pieno di buongustai, molti dei quali animati da una sana passione per la cucina. La cucina vera, senza fronzoli, senza foto patinate scatatte per riviste e blog dopo che il piatto cucinato è ormai freddo e immangiabile. Ieri mattina, proprio da uno dei contatti che seguo, Demo - lo Scout, è venuta una ricetta talmente gustosa già all'idea che ieri sera non ho potuto non prepararla.
Ecco la ricetta, così come Demo l'ha postata:
"@nasini: prendi una casseruola con coperchio, olio extravergine in abbondanza, butta le patate tagliate a fette e falle cuocere per 5 minuti. All'indoratura aggiungi un bicchiere d'acqua ed attendi altri 3-4 minuti. Poi in sequenza aggiungi le verdure: melanzane, friggitelli e cipolla. Dopo altri 10 minuti completa con pomodoro e zucchine. Ti consiglio di tagliare le verdure in pezzi grossi per evitare di farle spappolare. ;)"
Forse la patata un pochino mi si è spappolata (probabilmente perché le patate non erano della pasta adatta) ma il fricò era buonissimo.