Categorie: Finger Food, Vegetariano Scritto da Alessandro Nasini il 9/4/2020 4:09 PM | Comments (0)

La mia voglia di fritto so ormai da anni che è direttamente proporzionale al caldo che fa. Il sapere che friggere anche solo du foglie di salvia sarà faticosissimo dovrebbe farmi desistere... e invece no. Ed ecco che mi è venuto in mente di fare le polpette di lenticchie, forse il fritto con il rapporto difficoltà/risultato migliore che conosco.

Ho preso due barattoli di lenticchie in scatola (ok, i puristi storceranno il naso...) e le ho scolate e sciacquate bene sotto acqua corrente. Le ho fatte asciugare bene e messe nel mixer con un pizzico di sale, due cucchiai d'acqua, uno spicchio d'aglio (piccolo) tritato e due cucchiai di pecorino romano grattugiato All'inizio sembra che le lenticchie non si "frullino" ma basta insistere un po'.

Dal composto ottenuto di ricavano una trentina di polpette, da passare poi nell'uovo sbattuto e nel pangrattato.Se volete ottenere un esterno più spesso, basta un secondo passaggio nell'uovo sbattuto e nel pangrattato.

Per la fruttura io ho usato olio di semi di girasole, ma usate l'olio che preferite. Essendo l'impasto delle lenticchi già costto basata farle dorare secondo il gusto.

La salsa fermentata è una cosa un po' più complicata. Ne ho prodotte varie versioni mesi fa, durante il lock down e magari vi racconterò il precedimento un'altra volta, quando avrò deciso quale è la versione migliore. Potete sostituirla con una salsa fresca a base di peperoncino, di peperone o anche una guacamole. In ogni caso, le polpette di lenticchie sono ottime anche da sole. Il problema è la quantità, difficile fermarsi...
Categorie: Carne, Finger Food Scritto da Alessandro Nasini il 3/17/2014 11:09 AM | Comments (0)

Di solito le faccio al barbecue e quindi solo con la buona stagione. Ma avevo visto in tv un programma nel quale le preparavano ed ho deciso di provare una variante invernale, cuocendole al forno. Anziché farmele tagliare e separare, me le sono fatte lasciare intere. Ho preparato un rub con aglio fresco, rosmarino fresco, paprika, pepe in grani, coriandolo, zucchero di canna e sale grosso passando tutto nel robot ed ho usato il composto per massaggiare i due lati. Ho tenuto due cucchiai del rub per le patate. Non ho messo olio nella teglia d'alluminio, infornando a 200 gradi per 40 minuti. 

Quando la carne ha cominciato a staccarsi dall'osso alle estremità ho aggiunto le patate, condite con il rub tenuto da parte e due cucchiai d'olio. Facendo cuocere per un'altra mezzora. Il risultato lo vedete: fantastico. Oltretutto, lasciando le costolette (costolone) intere, ogni commensale ha avuto una porzione completa di carne e osso da rosicchiare, cosa che con le costolette fatte a pezzi non succede mai.