Faccio il pane in casa da molti anni, quasi una quindicina, prima con il lievito di birra e poi - dopo parecchi esperimenti non felici - con il lievito madre.
C'è un momento dell'anno nel quale "gioia e dolori" si fondono: i primi caldi estivi. I dolori del forno acceso, ma la gioia di veder lievitare il pane quasi in tempo reale. Che vuol dire poter mangiare il pane dopo meno di cinque ore dal primo impasto. Questo l'ho cotto ieri sera, ed è stata una festa farci colazione stamani.