Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 9/21/2010 12:21 PM | Comments (0)

Le prendo sempre quando sono in centro per lavoro e pranzo al buffet di Gusto, ho voluto provare a rifarle a casa.

Ci vuole un attimo: si prendono le zucchine lavate e si tagliano a fettone (se le zucchine hanno una diametro ragionevole) o a pezzettoni se sono troppo grandi (io avevo un misto di misure), si mettono in padella con aglio soffritto in olio d'oliva abbondante. Secondo il gusto si aggiunge origano (io ce l'avevo fresco), maggiorana o prezzemolo e si fanno stufare aggiungendo un po' d'acqua ma senza esagerare con la cottura, la consistenza si deve sentire sotto i denti.

All'ultimo fate tirare il fondo di cottura, così viene una specie di intingolo saporitissimo. Mi sono venute più buone di quelle di Gusto.

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 9/21/2010 10:04 AM | Comments (0)

Ho seguito la ricetta sabato sera su Sky (in quel programma con la toscanaccia che cucina in casa sua cose buonissime) ma non avevo uova. Domenica mattina sono uscito apposta a prendere le uova.

La ricetta originale sarebbe quella di mescolare 500 grammmi di farina, 700 ml di latte tiepido e 50 grammi di burro fuso in una terrina, aggiungere 50 ml di grappa ed un pizzico di sale. A questo composto (viene una pastella molto fluida) aggiungere 5 tuorli. A parte si montano le chiare a neve ben ferma con qualche goccia di limone e 50 grammi di zucchero  e poi si incorpora il tutto alla pastella.

Io ho dimezzato tutte le dosi ed è venuta comunque una quantità sufficiente a produrre undici strauben grandi quanto un piatto piano.

Non me la sono sentita di friggere con lo strutto come in tv, ma ho sbagliato perchè friggendo in olio di semi le prime si sono unte un pochino troppo. Per friggere, riempite una padella con l'olio (lo strutto), portatelo a temperatura e disegnate un cerchio e degli arabeschi colando la pastella con un imbuto.

Spolverate ogni strauben con zucchero a velo e mangiate ancora bollenti, perchè dopo mezz'ora diventano immangiabili o quasi, perdendo tutta la leggerezza, la croccantezza esterna e l'aroma di grappa (io ne ho usata una di moscato).

Scritto da alessandro nasini il 9/20/2010 4:03 PM | Comments (0)

La sera inizia a fare più fresco, una noce di burro possiamo inziare a concedercela. Io sabato sera ho deciso che era fresco abbastanza ed ho preparato delle scaloppine di vitello al marsala. Un po' di burro ed un bicchierino di marsala in più avrebbero prodotto un po' di intingolo in più, però ci siamo contentati.

Le patatine le ho fatte al forno solo con olio e sale, niente rosmarino o aglio, per non coprire il profumo del marsala.

Tags: , | Scritto da alessandro nasini il 9/14/2010 3:35 PM | Comments (0)

Se non si era capito, a me il pollo tandoori piace parecchio. Il ristorante indiano di cui mi fido è dall'altra parte di Roma (e costa una mezza fortuna), perciò sperimento a casa delle varianti.

Nella ricetta che ho già pubblicato avevo preparato un "finto tandoori" grigliando il pollo, questa è la variante "stufata". Anzichè spalmare la salsa sui lati e metterli sulla griglia a fuoco vivo, questa preparazione prevede che i filetti di pollo vengano fatti marinare per un'ora in una terrina, avendo cura di massaggiare bene i filetti con la salsa ed un paio di cucchiai d'olio d'oliva ogni quarto d'ora. Vi consiglio di farlo con i guanti, se non volete che l'odore di curry vi rimanga tatuato sulle mani.

Dopo la marinatura, il pollo va messo un tegame pesante e lasciato cuocere coperto a fuoco lento. Non spaventatevi se in cottura il pollo produrrà della schiuma dall'aspetto poco appetitoso: all'ultimo si riassorbirà.

Tags: , | Scritto da alessandro nasini il 8/30/2010 8:17 PM | Comments (0)

Qualche anno fa ho avuto la fortuna di fare una bellissima vacanza in Messico. A colazione c'erano due cose che non mancavano mai, i platanos caramellati e i manghi freschi.

I platanos li avevo già mangiati in Italia ma fritti e salati, i manghi messicani da noi non arrivano (o sono una rarità costosissima) ed è un peccato perchè sono molto più buoni di quelli che ormai si trovano anche al supermarket.

I platanos, che altro non sono che una specie di bananoni verdi immangiabili da crudi, li preparo tagliandoli a rondellone alte tre centimetri oppure a listoni, li passo in padella con un filo d'olio (per farli dorare da ambo i lati) e poi li faccio cuocere e caramellare con acqua e sciroppo di zucchero (quello che va bene anche sui pancake ma non è lo sciroppo d'acero). Perchè vengano buoni ci vuole un po' di pazienza, il caramello deve formarsi lentamente, ma ne vale la pena.

Stasera mi sono venuti perfetti o quasi, peccato ne avessi solo due e nemmeno giganteschi.