Ieri sera ho avuto un po' di amici a cena in giardino. Abbiamo aperto con una ricottona di pecora che abbiamo mangiato con pane e miele (di castagno e toscano).
Oggi a pranzo ho tentato il blitz con i mie due bimbi: tentare di evitare il gelato a fine pasto, ne mangiano un po' troppi. Beh, mi sono presentato con una fetta di ricotta con il miele di castagno ed hanno gradito molto, anche più di quanto mi aspettassi.
Siccome di ricotta ne ho ancora, stasera gli ho promesso di ricavarne una crema fredda cui aggiungere della granella di cioccolato di modica (ne ho ancotra un pezzettino). Vi saprò dire se verrà gradita.
E' il 26 di giugno, piove come fosse novembre, avevo voglia di "mare" ma uscire a cena fuori con la pioggia non mi andava per nulla.
E allora? Beh, allora "spaghetto con qualcosa di mare" me lo son fatto a casa. Sono uscito a prendere le alici fresche al banco del pesce al supermercato. Ero certo di trovarle, come di regola alle sette di sera le alici si trovano pulite e spinate pronte per finire in padella dopo un rapido risciacquuo.
Io le ho fatte così: olio abbondante in una padella grande, due spicchi d'aglio interi ed un paio di minuti a fuoco basso così, per dare profumo. Poi ho spento il fuoco ed ho adagiato con affetto le alici in bell'ordine nella padella: uno strato unico. Mentre gli spaghetti finivano di cuocere al dente, ho acceso a fiamma viva la padella delle alici: occhio a non muoverle o girale, si romperebbero e invece devono rimane quanto più possibile intere. Bastano pochi minuti, come le alici cambiano colore da rosa/marrone a rosapallido/bianco spengete la fiamma, finiranno di cuocersi al calore della padella.
In un padellino a parte avevo fatto saltare in poco olio e qualche goccia d'aceto della mollica di pane fresco (frantumatela a mano, come se sgranaste del cous-cous) aggiustando di sale e peperoncino in polvere.
Quando lo spaghetto era cotto, l'ho fatto andare una ventina di secondi in padella con le alici, rimestando con delicatezza.
Abbiamo onorato il piatto con una bottiglia di Pecorino di Italo Pietrantonj gelata.
Qualche volta c'è il tempo di preparare le cose con calma, qualche volta no. Tra le cose più gustose per l'estate ci sono le paste fredde o semi-fredde: il problema è che per prepararle ci vuole un sacco di tempo, o forse anche no.
Peperoni grigliati e zucchine grigliate potete trovarle anche belle e pronte al supermercato, sia confezionate che sfuse (nei centri più grandi). Io le avevo nel congelatore, le ho fatte scongelare un paio di minuti nel micro-onde, ho tolto un po' della pelle ai peperoni (non è gradevole trovarsela nel piatto) ed ho messo a lessare le penne lisce.
Le zucchine grigliare vanno fatte solo a pezzi, i peperoni meglio a listarelle. Tutto va in padella con due spicchi d'aglio non schiacciato ed olio d'oliva ma senza soffriggere nulla, solo a dare profumo. Quando la pasta e cotta, saltatela in padella due minuti aggiungendo in alternativa origano (meglio se fresco) o mentuccia (non la menta, che prende tutto odore di dentifricio).
Le zucchine non sono più quelle di una volta. Al mercato forse, ad avercene uno vicino ed il tempo di andarci. No ho un mercato vicino e tempo di arrivare al primo accessibile ancora meno. Compro le zucchine alle otto di sera, al supermercato, come molti.
Beh, stamani ho aperto il frigo ed ho estratto dal cassetto della verdura le zucchine comprate ieri sera alla SMA vicino casa. Se ieri sera non erano da applauso, oggi erano da nenia funebre.
Siccome buttare la roba mi da fastidio, ho tentato un recupero. Le ho lavate, ripulite delle parti più moscette e tagliate sottili con la mandolina. Due spicchi d'aglio lasciati interi e non schiacciati (sennò qualcuno se li ritrova nel piatto nascosti nelle zucchine, non lo riconosce e lo mangia), olio d'oliva, origano abbondante. In padella bella calda.
Mentre soffriggevo mi sono ricordato che nel congelatore dovevo avere ancora una vaschetta di pancetta a dadini, di quella orrenda da supermarket che è sempre in offerta speciale. L'ho recuperata smontando praticamente tutto, passata nel microonde per separare i cubetti e l'ho aggiunta alle zucchine tristi lasciando andare ancora un pochino.
All'assaggio non sono male, vedremo se reggeranno come condimento per delle penne di gragnano, rigorosamente lisce.
Il pane cunzato non lo conoscevo, ma dopo che il Pavolini in vacanza a Scopello lo aveva nominato su FriendFeed e mi ero documentato sul sempre delizioso ComidadeMama di Elena Chesta ce l'avevo in gola da tre giorni.
Per mia fortuna Marina oggi era meno pigra di me e mentre io facevo la lucertola in giardino tentando di dare almeno una parvenza d'estate alle candide cicce invernali, si è messa in moto lei.
Questo è il fantastico risultato con quello che c'era in casa: olive nere, capperi, pomodori secchi, pomodori, pane a pezzi e olio d'oliva. Manca sicuramente qualcosa, ma d'altra parte lo spirito del piatto ho scoperto essere quello del "mettici quello che c'hai, senza preoccuparti di quello che non c'è.
Abbiamo accompagnato con un peroncino ghiacciato e chiuso con frutta fresca (tutta di Palombara Sabina, se la signora del mercato di Via Guido Reni è stata sincera )messa in ghiaccio ed acqua per tempo. Quando vi va, bissiamo in compagnia.