Difficile resistere ai moscardini, qualunque misura abbiano ed in qualsiasi modo siano cucinati. Questi che avevo preso erano belli grossi ed ho deciso di farli in umido per condirci la pasta. Si comincia pulendoli molto bene (per farlo buttateli un minuto in acqua bollente e poi spellateli) per poi cuocerli in un soffritto di olio, aglio intero e peperoncino. Solo dopo un minuto in olio aggiungete la passata di pomodoro.
Per i moscardini si dice valga al regola del "3/20" ovvero: se pensate siano cotti in 3 minuti, ok, se invece sono troppo grandi o comunque se diventano duri, cuoceteli altri 20 minuti. Come ho detto, i miei erano molto grandi e 20 minuti ci sono voluti tutti.
Per onorarli degnamente li ho usati per condire una calamarata di Gragnano. Cuocerla è un'impresa, ma al palato il piatto è venuto una meraviglia.
Un po' per gioco, un po' per vanità, ma dopo l'applicazione per Windows 8 ora Burro e Alici è anche una app per il vostro smartphone con Windows Phone 8. Ovviamente l'app funziona anceh con Windows Phone 7.5 e 7.8. Potete scaricarla gratuitamente sullo Store di Windows Phone o cliccando a questo link
Se non fosse per il caldo, potrei cenare con il barbecue tutte le sere. Questa è una preparazione che vi darà il piacere del BBQ senza doverci stare davanti a sudare come una bestia. Avrete bisogno di un barbecue di quelli con il coperchio, non importa la foggia. Il mio è di quelli fatti a sfera con il termometro. Cominciate con il procurarvi un bel pezzo di arista di maiale. Non deve essere troppo piccolo, direi almeno un kilo.
In un mortaio pestate bene rosmarino, salvia, aglio e sale grosso. Se non avete un mortaio o non vi va di faticare, usare un frullatore (ma non farà bene alle lame, sappiatelo).
Mettete il pesto ottenuto in una ciotola e aggiungete dello zucchero di canna, olio d'oliva e della passata di pomodoro. Mescolate bene ed usate il preparato per spennellare il pezzo d'arista prima di metterlo sulla griglia.
Il barbecue va preparato per tempo, fatta calare un po' la brace e fatto cuocere con il coperchio, facendo attenzione che la temperatura non salga sopra i 200 gradi per non bruciare la carne. Periodicamente girate l'arista, spennellando con il composto ogni volta, fino a cottura completa Considerate almeno due ore per avere la carne perfettamente cotta.
Faccio il pane in casa da molti anni, quasi una quindicina, prima con il lievito di birra e poi - dopo parecchi esperimenti non felici - con il lievito madre.
C'è un momento dell'anno nel quale "gioia e dolori" si fondono: i primi caldi estivi. I dolori del forno acceso, ma la gioia di veder lievitare il pane quasi in tempo reale. Che vuol dire poter mangiare il pane dopo meno di cinque ore dal primo impasto. Questo l'ho cotto ieri sera, ed è stata una festa farci colazione stamani.
Pasta e dieta non vanno troppo d'accordo, ma anche i tempi di dieta-pre-prova-costume un paio di strappi a settimana si possono anche fare. Questa ricetta non usa praticamente olio, se non un filo a crudo ma vi garantisco che il sapore è da urlo.
Cominciate con tagliare i pomodorini a metà e disporli una la placca da forno con solo un pizzico di sale. L'ideale è una di quelle di ferro da pizza, ma se non l'avete usatene una antiaderente. Accendete il forno a 200 gradi per una mezz'ora e poi completate con dieci minuti a forno caldissimo. Otterrete dei pomodorini "quasi secchi", che avranno perso metà del volume e si saranno quasi caramellati. Disponeteli ora in una padella, aggiungete un filo d'olio d'oliva e qualche spicchio d'aglio intero. Tenete un'ora in frigo coperto con pellicola.
Per gli spaghetti preparate una sfoglia all'uovo alta un paio di millimetri e tagliatela a spaghetti con la trafila delle macchina della pasta (io ho una Imperia manuale) o con la chitarra, come preferite. Fate asciugare leggermente gli spaghetti. Io, come vedete, uso delle grucce di quelle da lavanderia.
Grattugiate della mollica di pane e fatela tostare in una padella antiaderente appena unta d'olio, con una grattata di pepe e un pizzico di sale. In abbondante acqua salata cuocete gli spaghetti molto al dente e poi conditeli in padella facendoli saltare a fuoco vivo con una parte della mollica di pane e dell'origano secco. La parte rimanente della mollica portatela in tavola come fosse parmigiano grattugiato.