Adoro le uova e potrei mangiarne a decine, crude all'ostrica o cotte in qualsiasi modo sono buone comunque, ma una frittata di zucchine e cipolle è poesia pura.
Si comincia affettando sottile (ma non troppo) la cipolla di Tropea e facendola imbiondire in olio d'oliva. Solo quando la cipolla è imbiondta si aggiungono le zucchine, rigorosamente zucchine romane, tagliate a rondelle con la maggiolina. Sale pepe quanto basta solo a fine cottura. A parte si sbattono le uova, senza esagerare sennò fanno la schiuma, aggiungendo un cucchiao di latte freddo ogni tre uova intere, un pizzico di sale e pepe.
Per la cottura io faccio così: metto una noce di burro in una padella antiaderente perfettamente piatta e quando il burro è fuso metto un terzo delle uova sbattute, in modo che tutta la padella sia coperta con uno spessore di un paio di millimetri. Faccio cuocere bene, poi verso zucchine e cipolle disponendole con cura (ogni boccone deve avere zucchine e cipolle). Verso a coprire il resto delle uova sbattute, faccio cuocere a fuoco moderato per un paio di minuti e poi, appena l'uovo comincia a rapprendersi anceh in superfice copro con un coperchio e spengo il fuoco. Il questo modo, con il calore della padella, le uova continueranno a cuocere senza bruciarsi. Un minuto prima di andare in tavola, riaccendo il fuoco per riportare a temperatura.
Anche d'estate, anche nella casa di vacanze (dove la cucina è un francobollo appena-appena praticabile), l'appetito non manca. Le polpettine burine le ho fatte per Ferragosto, come contributo al pranzo di mezzogiorno dove ognuno portava qualcosa.
La base è del macinato di manzo passato due volte, pane bagnato con latte e uova intere. Però al posto del parmigiano ho messo del pecorino fresco abruzzese e non ho aggiunto sale. Le ho fritte in olio d'oliva abbondante, per poi mangiarle appena tiepide come antipasto.
Rapida, fresca e gustosa. Regge anche bene il frigo per una giornata, basta aggiungere il tonno sott'olio solo all'ultimo per evitare che si secchi e scurisca.
Se pensate alla pizza marinara siete sulla buona strada. Però qui caliamo l'asso, aggiungendo una manciata di capperi.
La preparazione è semplice ma deve essere eseguita al cronometro. Si comincia scaldando una padella antiaderente, sul cui fondo va sparso un cucchiaino da the di zucchero di canna e due pizzichi di sale fino. Questa dose va bene per una padella da 30cm, se cresce la padella aumentate le dosi di zucchero e sale in proporzione.
Tagliate dei pomodorini a metà (quelli tondi sono perfetti) ed adagiateli nella padella solo quando sarà ben calda. Non toccate i pomodorini fino a quando il calore non li avrà fatti appassire e vedrete lo zucchero caramellare sui bordi. A quel punto spengere, schiacciate un po' i pomodorini con un mestolo (non girateli!) ed aggiunegre aglio fresco a pezzetti, una manciata di capperi sotto sale (sciacquati bene), dell'origano (possibilmente fresco) e dell'olio di oliva. Lasciate riposare così per una decina di minuti.
Lessate degli spaghetti (se avete degli spaghettoni o vermicelli è ancora meglio) e scolateli molto al dente. Rovesciateli nella padella (dove avrete riacceso il fornello) e mantecate rivoltando la pasta con delicatezza per non smontare i pomodorini. Se vi sembra si asciughi troppo, aggiungete un cucchiaio o due di acqua di cottura della pasta.
Per preparare questa ricetta bisogna innanzitutto dimenticarsi di togliere dal congelatore delle fette di tonno, ricordarsene quando si è ancora fuori casa bloccati nel traffico ed avere a cena degli amici senza altro in frigo da preparare.
Ciò premesso, si prendono le fette di tonno ancora surgelate, le si tagliano a filettoni con un coltello ben affilato (occhio al verso del taglio, sennò si disintegrano nella cottura) e si mettono a scongelare in una terrina larga (non devono toccarsi tra loro). Nella terrina si mettono: salsa di soia (meglio quella da marinatura, se la trovate), olio di oliva, succo di limone, scorza d'arancio essiccata e macinata. Lasciate riposare a temperatura ambiente per un'ora, girando i filettoni sui quattro lati ogni dieci minuti.
Quando sarà il momento di cuocerli, scaldate molto calda una padelle antiaderente (non una griglia) e cuocete i filettoni un lato per volta. Non preoccupatevi se al centro non saranno ancora completamente scongelati quando le mettete in padella, alla fine verranno perfetti, appena rosa. Se volete, quasi a fine cottura, potete mettere in padella anche la marinatura (no sui filetti, colatela di lato verso il bordo caldo e fate evaporare) ed usarla come salsina da aggiungere (con moderazione perché risulterà piuttosto densa e forte di sapore).
Io ho portato in tavola con della misticanza e delle fette di avocado non troppo maturo. Inutile dire che un vino bianco ben freddo non deve mancare.