Ieri a pranzo siamo andati sul classico. Niente cucina fusion. Niente di dietetico.
Su Friendfeed è pieno di buongustai, molti dei quali animati da una sana passione per la cucina. La cucina vera, senza fronzoli, senza foto patinate scatatte per riviste e blog dopo che il piatto cucinato è ormai freddo e immangiabile. Ieri mattina, proprio da uno dei contatti che seguo, Demo - lo Scout, è venuta una ricetta talmente gustosa già all'idea che ieri sera non ho potuto non prepararla.
Ecco la ricetta, così come Demo l'ha postata:
"@nasini: prendi una casseruola con coperchio, olio extravergine in abbondanza, butta le patate tagliate a fette e falle cuocere per 5 minuti. All'indoratura aggiungi un bicchiere d'acqua ed attendi altri 3-4 minuti. Poi in sequenza aggiungi le verdure: melanzane, friggitelli e cipolla. Dopo altri 10 minuti completa con pomodoro e zucchine. Ti consiglio di tagliare le verdure in pezzi grossi per evitare di farle spappolare. ;)"
Forse la patata un pochino mi si è spappolata (probabilmente perché le patate non erano della pasta adatta) ma il fricò era buonissimo.
Roast beef e insalata di lattuga, piatto dietetico e buono. Magari pù detetico senza il sughetto dell'arrosto e l'olio d'oliva sull'insalata... ma non a tutto si può rinunciare per la linea.
La pizza mi piace ma ultimamente raramente riesco a mangiarne una come vorrei. Non pretendo la meraviglia di quelle di Napoli, ma almeno che non sia una specie di colla crudo (o all'inverso un velo rinseccolito) che è quello di cui mi sono dovuto accontentare in giro per Roma.
L'altra sera ho provato a farla a casa, usando un impasto fatto con farina e pasta madre (la stessa che uso per fare il pane), mozzarella, pomodoro, olio d'oliva e - ovviamente - basilico fresco.
Il gusto era davvero molto buono, la digestione è andata liscia come l'olio (cosa che con molte pizze di pizzeria mi da invece ultimamente qualche problema) ma la cottura è migliorabile. Forse per colpa del forno a gas o della placca troppo sottile, sotto mi è venuta un pochino dura.
C'è voluto proprio un attimo a prepararla, ieri sera a cena, con l'avanzo della ricotta di pecora usata sabato per uno strudel salato.
L'unico trucco è quello di scaldare in una terrina la ricotta (nel microonde o a a bagno maria) insieme ad una noce di burro, una grattata di pepe, un po' di parmigiano e quattro cucchiai dell'acqua di cottura della pasta (senza i quali la ricotta si ammassa troppo). Si mescola bene tutto e ci si buttano le penne (rigorosamente lisce) belle al dente. Un bel cucchiao di grana direttamente nel piatto completa il tutto.
A casa dei miei, quando eravamo piccoli, l'usanza era macchiarla appena appena con del sugo di pomodoro fatto con il soffritto di cipolla.