Vi ho mai detto cosa penso del pesto pronto? No? Beh, ve lo dico ora: non sopporto nemmeno l'idea. Preparare un buon pesto con il frullatore (bicchiere o immersione) è lavoro di 5 minuti scarsi, forse meno. Del buon basilico fresco, olio d'oliva, pinoli e del parmigiano grattugiato. Se gli ingredienti di partenza sono buoni non è possibile sbagliare: anche se le dosi non saranno perfettamente calibrate verrà comunque una cosa meravigliosa.
Questa volta ho fatto delle bavette di Gragnano con pesto e pomodorini. Che è una ricetta che farà storcere il naso (forse giustamente) ai liguri, ma che ha un suo perché, eccome.
Buona sia calda che fredda, a casa la faccio abbastanza spesso. Si comincia tagliando a fette e poi a filetti le melanzane nere. Si saltano in olio (abbondante) e aglio, aggiungendo origano secco ed i pomodorini secchi a due terzi della cottura. Non fate stracuocere le melanzane, devono rimanere dorate ma non stufate.
I pomodori secchi vanno fatti rinvenire in anticipo bagnandoli con acqua calda e poi spezzettandoli grossolanamente. Una volta ho provato a farla usando i pomodori sottolio ma viene meno profumata. Gli gnocchetti di Gragnano vanno scolati molto al dente e fatti risottare in padella con il condimento, aggiungendo via via un po' dell'acqua di bagnatura dei pomodori rimenstando spesso ed energicametne per far rpendere il sugo.
Le adoro ma le faccio raramente, credo sia perché stanno al supermercato nel banco sbagliato, accanto ad altri prodotti "già pronti" che mi fanno quasi orrore, come i pasati di verdura semi-freschi o il pesto pronto. Questa volta ne ho prese un bel po' e mi ci sono messo d'impegno, perché non è un piatto così semplice da preparare.
Le ho mangiate anche fuori casa, fatte con ricette diverse, vi propongo la mia. Si comincia con il mettere in una padella grande dell'olio d'oliva ed una noce di burro, facendo rosolare le cipolline da entrambi i lati e salandole. A quel punto si spolverizzano le cipolline con zucchero di canna (un tempo lo facevo con quello bianco, ma ho praticamente smesso di usarlo) e si bagnano con aceto rosso.
Si fanno caramellare leggermente e poi si aggiunge dell'acqua calda (diciamo per una metà dell'altezza delle cipolline) e si fanno sobbollire a padella coperta con un coperchio. Questa volta, a dire la verità, mi sono accorto solo all'ultimo di non avere aceto rosso ed ho usato in sostituzione dell'aceto balsamico di quello da supermarket, che è più aceto di vino che balsamico e che a me (i puristi non ascoltino) su alcuni piatti piace.
Il risultato al gusto è stato ottimo, ma le cipolline (lo vedete dalla foto) si sono scurite un pochino troppo. Le ho mangiate con del prosciutto di maiale fatto in padella, acquisto dell'ultimo minuto, che male non ci stava ma rispetto all'arista di maiale che avevo in gola è stato solo un debole palliativo. L'arista sogghignava in frigo, non ancora scongelata a puntino.
Ci vuole veramente un attimo a prepararli ed è un sugo che non si può sbagliare. Mettete in padella un paio di melanzane nere tagliate a dadini e saltatele con olio, aglio e peperoncino. Aggiungete il pomodoro (della passata andrà benone, correggendo con mezzo cucchiaino di zucchero) solo quando le melanzane saranno ben dorate. Io ci preferisco un buon parmigiano ma le ho fatte anche con della ricotta salata (normale o al peperoncino) e vengono comunque ottime.
Un buon salmone affumicato, patate lesse cotte al vapore con la buccia e condite con un filo d'olio, un nonnulla di sale dolce di cervia e qualche coccia d'aceto balsamico. Un piatto da re.