
Una bella bistecca di maiale, una punta di strutto per ungere la padella ben calda. Pochi minuti per lato, un pizzico di sale ed una grattata di pepe all'ultimo..
Per la verza, tagliata sottile ma senza esagerare (a me piace sentirala sotto i denti) ho preparato un condimento con yogurt, olio d'oliva, un pizzico di sale, ed un cucchiaino di aceto balsamico. Il tutto va emulsionato bene. Mi raccomando, condite la verza solo all'ultimo perché con lo yogurt tende a diventare moscia rapidamente.

"Le melanzane fritte sono unte". L'ho sentito dire spesso, ma non sono affatto d'accordo: tutto sta all'olio in cui si frigge e come lo si fa.
Modestamente, le mie melanzane fritte sono leggerissime e sposate con pomodoro e basilico diventano un sugo da leccarsi i baffi, che io chiamo "alla parmigiana". Obbligatorio usare le melanzane lunghe, tagliarle a fette di 7-8 millimetri e farle asciugare sotto un peso. La frittura va fatta con l'olio d'oliva ben caldo in una padella da frittura (sono quelle con il fondo leggero, piatto e con i bordi svasati).

A parte, preparate un sugo di pomodoro fresco, con olio d'oliva, aglio e basilico. Quando il sugo sarà quasi cotto, aggiungete le melanzane fritte ed usate il tutto per condirci la pasta, aggiungendo - appunto - abbondante parmigiano.

Avevo della scarola un po' vissuta ma ancora buona. Un cucchiaio d'olio d'oliva in padella, una manciata d'uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida, una presa di sale ed un cucchiaino di paprika dolce. Un rapido salto (giusto per fare appassire) ed ecco un contorno da urlo.

Le alici mi piacciono da morire ed uno dei piatti più buoni per usarle sono proprio gli spaghetti con fiori di zucca e alici: velocissimi e buonissimi.
Si comincia pulendo i fiori di zucca. E' un lavoro da fare con attenzione, rimuovendo tutte le parti non perfette (i fiori si rovinano alla velocità della luce). ne basta un pezzettino marcito per rovinare il piatto. Io lascio tutto l'interno (i pistilli arancioni, per capirci) e taglio i fiori in quattro parti, in modo che ogni pezzetto abbia una sua parte di polpa dura. Pulite i filetti di acciuga (meglio quelli sotto sale, ma al limite anche quelli sottolio. La pasta d'acciuga se proprio non avete altro) e teneteli pronti ben asciutti.
In una padella antiaderente fare scaldare quattro cucchiai d'olio con uno spicchio d'aglio (e se vi piace, una punta di peperoncino) e fate saltare i fiori di zucca. Devono appassire ma non friggere. A metà della cottura, aggiungete le alici a pezzetti.
Quando gli spaghetti saranno cotti (bene al dente) scolateli un pochino bagnati e saltateli in padella con il condimento. Serviteli bollenti, accompagnandoli con del bianco ghiacciato.
Era tanto che volevo comprarmi una tajine ma non ero mai riuscito a trovarne una che mi convincesse come materiale. Finalmente l'ho trovata, di un materiale tecnologico e (con une certa botta di fortuna) l'ho pagata anche poco.
Per inaugurarla (e per fare un po' di pratica) ho cominciato con una preparazione semplice, che mi permettesse di controllare la cottura e correggere eventuali errori.
Ho messo sul fondo un paio di cucchiai d'olio d'oliva, poi uno strato abbondante di cipolle tagliate a fette, poi uno strato di carote a tocchetti, poi la carne a cubetti (ho usato l'immancabile spinacino) e poi le patate a fette. Per chiudere, qualche pomodorino ed alcune foglie d'alloro. In una tazza ho sciolto in acqua calda del dado vegetale ed un cucchiaio di curcuma in polvere.

Nella foto qui sopra vedete come si presentava prima della cottura, fatta a fiamma bassa sul fornello medio e con la retina frangi-fiamma sotto. Fate solo attenzione al fatto che la chiusura della tajine non è perfettamente ermetica e quindi un po' del liquido fuoriesce.