Il piatto è semplicissimo e gustosissimo, ma richiede un po' di attenzione a tempi ed alla sequenza di cottura. Sulle dosi delle spezie invece potete regolarvi secondo il gusto, verrà ottimo comunque.
Si comincia facendo appassire nel wok della cipolla affettata sottile (meglio ancora del porro, se ne avete) in olio d'oliva abbondante. Si aggiungono poi dei peperoni verdi a listarelle si fanno andare per qualche minuto. A questo punto si aggiunge del brodo (di dado va bene, meglio di verdure) nel quale avrete sciolto il curry piccante, un cucchiaino raso di zenzero in polvere ed uno di coriandolo in polvere. Dopo un minuto o due, aggiungete qualche cucchiaio di passata di pomodoro e aggiustate di sale.
Aggiungete ora dei gamberi sgusciati - quelli surgelati andranno benissimo - e fateli cuocere senza esagerare, tenendo presente che continueranno a quocere nel condimento anche a fuoco spento. Prima di andare in tavola, aggiungete della panna da cucina e girate bene. Sulla quantità regolatevi ad occhio, il sugo deve sbiadire ma non imbiancare troppo.
L'accompagnamento ideale è con del riso basmati, lessato con pochissimo sale, un cucchiaio di zenzero ed una cipolla tagliata in quattro. La regola è sempre una tazza di riso per due d'acqua.
Prendete dei gamberi surgelati, possibilmente un po' grandini, fateli scongelare per un paio d'ore in frigo ed asciugate l'acqua che avranno rilasciato. A questo punto preparate una marinatura con aglio fresco tritato, tandoori masala in polvere, coriandolo fresco tritato (se non lo trovate fate un misto di prezzemolo e foglie di sedano), un pizzico di sale ed un filo d'olio. Mettette i gamberi nella marinata, girateli per bene finché non prendono il colore in modo omogeneo e rimettete in frigo coperto per un paio d'ore.
Scaldate più che potete una griglia antiaderente e cuocete i gamberi 3 minuti per lato. Servite con riso basmati e mangiate con le mani (perchè i gamberi non sono sgusciati).
Fino alla scorsa estate non mi sarebbe mai venuto in mente di associate tagliatelle e sugo di pesce. Ma a cena in un ristorante di Numana per la prima volta ho mangiato una specie di "scoglio" con delle tagliatelle ed erano fantastiche. Quelle erano in bianco, a dire il vero, secondo la tradizione adriatica io ho provato a farla leggermente rosa.
Ho fatto scaldare appena in padella due spicchi d'aglio vestiti ed ho aggiunto interi dei pomodorini di quelli piccoli piccoli, ovali, che credo si chiamino "perini". Quando i pomodorini erano appassiti li ho schiacciati premendoli con la paletta per fare uscire la polpa. Solo a quel punto ho aggiunto i gamberi senza sgusciarli, che avevo fatto decongelare per bene. I gamberi non devono stracuocere, ma regolatevi secondo il vostro gusto.
Nel frattempo ho lessato molto al dente le tagliatelle fatte in casa, le ho scolate piuttosto umide e le ho messe in padella facendole mantecare aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura ed un filo d'olio a crudo. Portando in tavola ho aggiunto un pochino di prezzemolo tagliato a forbice.
Avevo un bel po' di foglie esterne di finocchi (tolte per mangiarli in pinzimonio), e le ho usate per per preparare questo piatto. Ci voglio davvero pochi minuti. Le foglie le ho affettate sottili e fatte saltare in olio d'oliva (con uno spicchio d'aglio intero) nel wok a fuoco molto vivo, aggiungendo i gamberi decongelati (senza sgusciarli) solo a metà cottura. Non ho messo sale ma insaporito con della salsa di soia dolce, quella per marinare le verdure.
Ho rischiato seriamente di dover buttare tutto e sarebbe stata una tragedia. Dopo aver messo a scongelare dei gamberi surgelati ero uscito per fare delle commissioni, una delle quali era proprio passare in pescheria a comprare delle cozze. Cinque del pomeriggio, caldo spaventoso, per fortuna il pescivendolo mi ha messo un bel po' di ghaccio nella busta, perché - a causa di un incendio scoppiato a Roma nord - sono riuscito a tornare a casa solo alle 21:30. Con una fame nera.
Per fortuna il ghiaccio ha retto ed i gamberi pure. Mentre si scaldava l'acqua per i vermicelli ho messo in una padella di ferro quattro cucchiai d'olio d'oliva, due spicchi d'aglio interi senza buccia ed un peperoncino. Ho fatto scaldare bene l'olio ed ho calato le cozze che nel frattempo avevo pulito e sbarbato. Dopo cinque minuti ho aggiounto i gamberi e dei filetti di pomodoro fresco, abbassato il fuoco e coperto con un coperchio.
Quando rimestando nella padellaho visto che le cozze si erano aperte tutte, ho spento il fuoco, scolato i vermicelli ed aggiunto ua gratat di pepe.
La mia padella di ferro mi fa notare che non la fotografo mai, e quindi per farla contenta ve la mostro al lavoro, in tutto il suo splendore cozzagamberesco...