Scritto da alessandro nasini il 4/12/2012 11:15 AM | Comments (0)

La settimana scorsa ho finito l'aglio ed andando al supermercato per fare la spesa per Pasqua sono andato per ricomprarlo. Nel reparto ortofrutta "generico" c'era solo aglio spagnolo o cinese, in quello "bio" aglio francese. Non ho comprato aglio.

Ora, io non ho nulla contro l'aglio francese, quello spagnolo o quello cinese, ma con tutto il rispetto "se lo magnassero loro...", specialmente quello cinese che arriva da noi dopo un lunghissimo viaggio nelle stive di una nave.

Ieri, passando davanti ad uno dei tanti negozi ortofrutta gestiti da egiziani o indiani che hanno aperto a Roma un po' ovunque, ho visto che avevano un cestino di teste d'aglio fresco. Ho chiesto da dove venisse e mi hanno giurato e spergiurato che era italiano. 

Non so se sia vero, voglio sperarlo, ma so due cose: profuma d'aglio veramente tanto (il bauletto della moto saprà d'aglio per mesi) ed è buonissimo: fresco e succoso ne basta una pezzettino per dare sapore. 

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