Faceva caldo, ma la giornata di mare si era risolta solo con un panino (piccolo) tonno e pomodoro. Avevo voglia di pasta ma non di sugo rosso. Sono rimasto un minuto in contemplazione del frigo mezzo vuoto (che nel frattempo bippava disperato per segnalarmi di chiuderlo) fino ad incrociare il tubo della pasta d'acciuga Balena. E' stato un flash: Balena, bucatini, mollica.
Messa l'acqua bollire ho passato nel frullatore la mollica di due ciriole ricavandone una sorta di pane grattato, ma più umido. La crosta (anche se sottile) va tolta. Se nona avete ciriole, anche della mollica di pane casereccio andrà benissimo. In padella ho messo olio d'oliva abbondante ed uno spicchio d'aglio schiacciato. Quando l'aglio ha cominciato ad imbiondire l'ho tolto ed ho versato la mollica grattata nell'olio e spento in fuoco.mentre agitavo al mollica, ho aggiunto una riga di pasta d'acciuga bella abbondante, diciamo una ventina di centimetri ed un mezzo bicchiere di vino bianco. Quella ceh si ottiene continuando a girare con una forchetta di legno è praticamente una crema granulosa, nemmeno troppo invitante, ad essere sinceri. Ma non temete.
Ho lessato al dente i bucatini di Gragnano, li ho scolati ben asciutti e li ho mantecati nella padella (nella quale ho riacceso il fuoco ben vivo) aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta. Un po' di prezzemolo fresco ha completato il piatto.