Tags: , | Scritto da alessandro nasini il 3/6/2013 12:46 PM | Comments (0)

Qualche giorno fa avevo deciso di fare le pizzottelle napoletane, quella cosa buonissima fatta con la pasta cresciuta fritta e condita con pomodoro e basilico.

La mattina ho preparato l'impasto (come quello delle pizza ma un po' più bagnato) usando farina, acqua, olio, sale e lievito madre. A metà pomeriggio ho pensato che dopo le pizzottelle ci sarebbe stato bene qualcosa di dolce.

Allora ho preso un parte dell'impasto (che nel frattempo era lievitato) e l'ho lavorato nuovamente aggiungendo dello zucchero di canna semolato. L'ho rimesso in caldo per la seconda lievitazione per circa tre ore e mezza.

Dopo la cena con le pizzottelle ho riacceso la padella con l'olio ed ho fritto questo strano impasto dolce, venuto incredibilmente elastico (sembrava veramente gomma). Ho usato due cucchiai e lasciato cadere l'impasto nell'olio caldo. Beh, mi è preso un colpo: la pasta si è scurita quasi subito e sono stato tentato di smettere di friggere. Poi mi sono detto "proviamoci lo stesso, tanto ormai...".

Beh, menomale che l'ho fatto: la scuritura era in realtà lo zucchero semolato che non sie era sciolto completamente nell'impasto e si era caramellato a contatto con l'olio caldo. Ho sporverizzato con zucchero semolato bianco e portato in tavola ancora caldissime. Erano una cosa fantastica; il leggero sapore di caramello ci stava incredibilmente bene. 

Brutte erano brutte, devo ammetterlo, e infatti le abbiamo battezzate "frittacce". E finite in un battibaleno

Tags: , | Scritto da alessandro nasini il 2/15/2013 1:22 PM | Comments (0)

Questa ricetta, che a casa adoriamo, si può fare in vari modi. Quella tradizionale richiede una preparazione abbastanza noiosa ed una cottura lunghissima ed è quella che faccio di solito. Questa volta però, vi racconto la versione furba. Furba perché si prepara in pochissimo tempo e, in barba alla tradizione, è altrettanto buona.

Cominciate con il mettere in ammollo in acqua fredda le lenticchie la sera prima di andare a nanna. La mattina dopo, appena alzati, cambiate l'acqua. Uscendo, comprate delle castagne surgelate. Le trovate già pelate in molti negozi di surgelati, accanto ai frutti di bosco.

La sera, tornati a casa, tritate uno scalogno ed uno spicchio d'aglio e fatelo imbiondire in olio d'oliva abbondante. Aggiungete ora le lenticchie scolare, una bella manciata di castagne ancora surgelate (sono crude ma riuscire a tagliarle a metà con il coltello del pane). Coprite con acqua abbondante (un paio di centimetri sopra le lenticchie) ed aggiungete un dado da brodo vegetale o un cucchiaio di brodo vegetale granulare. Fate cuocere coperto per venti minuti senza girare.

Se volete, ungete e salate sui due lati delle fette di pane casereccio e mettetele a tostare in forno per qualche minuto per accompagnare la zuppa.

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 2/12/2013 1:00 PM | Comments (0)

La parola filetto evoca un taglio buonissimo ma costosissimo. Ma qui parliamo non di manzo ma di maiale e quindi di un costo più che ragionevole.

Questa volta l'ho fatto in forno, intero e senza legarlo, disponendolo nella teglia attorniato di patate rosse tagliare a fette (con tutta la buccia, ben lavata) zucchine a fette e peperoni a pezzi. Zucchine e peperoni li ho surgelati questa estate già lavati e affettati: un lavoraccio, ma ora me li ritrovo con il sapore estivo, non quello invernale.

Sia la carne che il maiale va condito bene con olio d'oliva, sale e pepe. L'aglio (a spicchio intero, non sbucciato) ci sta molto bene ma se non lo amate potete evitarlo. Il filetto tagliatelo a fette alte almeno tre centimetri, dopo aver fatto riposare la carne qualche minuto.

 

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 2/8/2013 12:27 PM | Comments (0)

Lo so, sembra un piatto da nulla (quasi un po' da convalescenza), poco attraente. E invece saltato in padella con timo e rosmarino freschi, un cucchiaio d'olio d'oliva ed uno spicchio d'aglio, il petto di pollo a dadini ha preso un ottimo sapore.

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 2/6/2013 11:36 AM | Comments (0)

Spigola o branzino, parliamo di quel pesce con la faccia un po' aggressiva ma buonissimo. Ormai le spigole d'allevamento, quelle sotto i 500 grammi si trovano facilmente intorno ai 6 euro al kilo. Certo, non è come una spigola da due kili pescata nei mari della Sardegna, ma è comunque un gran mangiare.

Non avendolo mai fatto prima ho voluto provare a cuocerle all'acqua pazza. Come al solito ho trovato sul web dieci ricette diverse e  - salvo ispirarmi - ho fatto di testa mia.

Ho cominciato mettendo sul fuoco in una grossa teglia d'alluminio da forno due dita d'acqua fredda, un kilo di pomodorini freschi ben maturi, due cucchiai d'olio, due peperoncini interi e due spicchi d'aglio interi, due cucchiai di origano secco e solo un pizzico di sale. Ho portato a bollore e fatto andare finché l'acqua non ha cominciato a tingersi. A quel punto ho messo in tegame le spigole ben pulite (erano da circa 400 grammi) ed infornato scoperto a 220 gradi nel forno nel ripiano basso.

Dopo venti minuti ho tirato fuori la teglia, girato le spigole e rimesso in forno per un altro quarto d'ora. Sono venute veramente ottime, accompagnate con del pane sciapo appena bruscato. La prossima volta voglio provare a mettere ancora meno acqua, in modo da ottenere un brodetto un po' più concentrato.